Memento è l'imperativo del verbo difettivo latino "memini, isse" e può essere tradotto con "ricordati", che è la parola chiave del secondo lungometraggio di Christopher Nolan. Intorno a questo principio ruota infatti l'intera vicenda, non raccontata in modo lineare, ma attraverso un apparente caos che incarna il punto di vista del personaggio principale, Leonard Shelby, affetto da una particolare forma di amnesia, che lascia intatti i vecchi ricordi ma comporta la perdita della memoria breve. Attraverso un'affannosa ricerca compiuta per mezzo dell'azione e della scrittura, che serve a registrare ciò di cui la percezione non può farsi sicuro garante, il detective Shelby cerca l'assassino della moglie, l'ultimo ricordo che "non riesce a ricordare di dimenticare", in una labirintica realtà continuamente riazzerata e in cui non si può mai pronunciare l'ultima parola.

Nell'autunno del 1327 giunge in un maestoso monastero italiano il francescano Guglielmo di Baskerville con il novizio Adso per un incontro tra domenicani, francescani e delegati papali. Morti misteriose si succedono e le indagini di Guglielmo vengono ostacolate. Il delegato papale procede con metodo inquisitorio: eresia e omicidio per lui si identificano, ma la soluzione sta da un'altra parte.

Nel parco dell'atelier Christian, Isabelle, una bellissima modella, viene strangolata da un assassino mascherato. L'ispettore Silvestri, incaricato delle indagini, presto si accorge di quanto sia avvelenato il clima nella casa di moda. Scopre che Isabella era amante di un antiquario, e che a aveva scritto un diario compromettente per tutti gli impiegati dell'atelier. Nicole, amica della morta, ha nascosto il diario, ma l'assassino la uccide. Altri delitti raccapriccianti si susseguono.

Una diva hollywoodiana rimane uccisa in un incidente sospetto. Il vedovo inconsolabile organizza allora una strana vacanza sul suo yacht, nella speranza di trovare qualche elemento e di concentrare l'attenzione sui probabili assassini. Risultato: scorrerà altro sangue innocente. Il mestierante Herbert Ross si trova tra le mani un cast di stelle - da Coburn a Mason, dalla Welch alla Cannon - e un plot (scritto, tra gli altri, da Anthony Perkins) che, da un lato si ispira smaccatamente ad Agatha Christie, e dall'altro tenta di evocare gli "intrighi a Hollywood". Ma l'abbondanza regala solo sbadigli.

Peter Neal è un scrittore americano di gialli che sbancano in vendite. Giunto a Roma per la presentazione del suo ultimo libro “Tenebre”, Peter verrà coinvolto in una serie di brutali omicidi commessi da un serial killer che sembra imitare proprio la trama del suo libro. Insieme alla sua fidata assistente Anne, e all’amico ed agente Bullmer, lo scrittore inizierà una propria indagine sempre sotto i vigili occhi del detective Germani.

Il trentenne John Harrington è il proprietario di un atelier di abiti nuziali, ma nel suo passato si cela un grande segreto, che coinvolge l'omicidio di sua madre e del suo patrigno, uccisi durante la loro notte di nozze. Da adulto, John è un serial killer che uccide giovani donne agghindate a nozze; dopo la quarta vittima uccide anche sua moglie Mildred, che però torna a perseguitarlo come fantasma vestito di nero e lo tormenta fino al giorno in cui viene scoperto e arrestato.

Le clienti di un centro di bellezza vengono uccise con un rituale agghiacciante: dapprima paralizzate con uno spillone, poi sventrate. Incaricato dell'indagine è un poliziotto che prende il caso alla leggera, finché non è sua moglie a rischiare la pelle...

Nel 1845, a Parigi, durante i festeggiamenti del carnevale, il dottor Mirakle (Bela Lugosi) sbalordisce il pubblico esibendo in un circo delle meraviglie il possente Erik, un gorilla ammaestrato che egli dice di aver catturato nel cuore dell'Africa Nera. In realtà, lo spettacolo costituisce l'alibi per poter, nottetempo, rapire giovani ragazze e realizzare un esperimento che confermerebbe la validità della teoria sull'evoluzione dell'uomo dalla scimmia: individuare un gruppo sanguigno compatibile con quello di Erik per affiancargli una compagna. Poiché le prigioniere non sopravvivono alle trasfusioni, Mirakle con l'aiuto del fedele assistente Janos si sbarazza dei loro corpi gettandoli nella Senna, ma il giovane Pierre Dupin, analizzando i cadaveri, si insospettisce e va a curiosare nel laboratorio di Mirakle appena in tempo per evitare la morte a Camille, sua fidanzata, che il folle scienziato ha appena fatto rapire da Erik.

Spinto dalla codardia, il detective Carl Mørck spedisce la giovane e inesperta collega Rose nella remota isola danese di Bornholm per rispondere alle ripetute richieste di supporto del suo vecchio collega Christian Habersaat. Durante la cerimonia di pensionamento forzato, però, Christian si uccide, costringendo Rose a indagare nel suo traumatico passato e sul vecchio caso irrisolto di un ragazza trovata morta appesa a un albero.

Uno scienziato che ha appena inventato una formula il cui segreto vorrebbero carpire in molti, viene invitato in una villa da uno strano riccone, insieme ad altre persone. All'interno del tetro edificio qualcuno si diverte un mondo con un gioco macabro: uccide gli invitati. Tutti sembrano vittime, nessuno pare essere il colpevole.

A Montecarlo l'ispettore Bonnard (Giannini) si occupa dell'omicidio della ricca Madame Van Dougen. Non sono certo gli elementi sospetti che mancano, anzi egli deve scovare il colpevole fra sette persone che potrebbero aver avuto interesse alla morte della signora. L'inchiesta si sviluppa, accidentata, fra una catena di accadimenti grotteschi, fino alla scoperta dell'insospettabile verità. È il remake di "Crimen" diretto da Mario Camerini nel 1960. Eccellente fotografia, ricca cornice scenografica, attori di comprovata notorietà, ma la sceneggiatura è debole e la regia non riesce mai a sollevarsi dal grigiore.

Il giovane Mark gira per gli Usa sul camper del ricco padre. Il ragazzo, con un'evidente fissazione edipica per la madre morta, dà spesso passaggi a ragazze che poi scompaiono misteriosamente nel nulla. Finché un giorno sale sul camper Daniela, incredibilmente simile alla madre di Mark.