Sergio guida un taxi bianco in una Napoli che trabocca mestizia e immondizia. Sotto una pioggia battente conduce i suoi clienti per la città cercando di elaborare la morte di suo fratello, partito dieci anni prima per il Tibet e mai più tornato. Una cantante pop, un riciclatore di frammenti di vita, uno speaker radiofonico, un vecchio zio, si avvicendano sui suoi sedili recando, ciascuno a suo modo, una traccia del fratello amato. Ostinato a non scendere più e a perdersi dentro una corsa senza fine, Sergio è travolto dai ricordi e dalla musica prodotta in coppia con Alfredo, che nel buddismo e nei suoi fondamenti aveva trovato la forza di affrontare la malattia. Quelle note che credeva sepolte e deposte per sempre, tornano prepotenti e chiedono una cassa armonica in cui risuonare ed esprimere il suo essere sonoro. Mettendo mano al pianoforte, Sergio sentirà di nuovo Alfredo, accordando il passato col presente e realizzandosi nel sentimento.

Un monaco buddista vive insieme ad un suo allievo in una casa galleggiante situata nel mezzo di una bellissima valle...Quest'ultimo dovrà, come tutti, affrontare la vita, sé stesso, il suo animo, un animo congenitamente corrotto.La metafora della vita dell'uomo in quanto creatura imperfetta, nulla di più drammaticamente semplice.

Manciuria, confine tra Unione Sovietica e Cina, anno 1950. Un treno militare proveniente dalla Russia sovietica e carico di criminali di guerra accusati di aver collaborato con l'invasore giapponese durante la guerra fa il suo arrivo in un avamposto della Repubblica Popolare Cinese. Tra i prigionieri vi è Aisin Gioro Pu Yi, l'ultimo e ormai ex imperatore cinese: non si distingue per nulla dagli altri prigionieri, e i soldati lo trattano con la stessa durezza che riservano agli altri ostaggi. Facendo drammaticamente i conti con un avvenire nei panni di un carcerato senza importanza e prospettive, peraltro alla totale mercé di un feroce e onnipotente regime comunista, tenta il suicidio tagliandosi le vene e immergendole nell'acqua calda di uno squallido gabinetto. Mentre i guardiani tentano di sfondare la porta, intuendo il sospetto, la mente del moribondo inizia a rievocare la sua vita fin dal primo ricordo d'infanzia.

Alla soglia dei novant'anni Lucky tiene fede al suo nomignolo. Pur fumando un pacchetto di sigarette al giorno e bevendo alcolici, le sue diagnosi mediche sono impeccabili. Ma dopo una caduta comincia a temere la morte e la solitudine.

Il giovane Heinrich Herrer, scalatore austriaco adottato dal nazismo, nel 1939 si aggrega a una spedizione per scalare una montagna del Tibet. L'impresa non riesce. Di ritorno al campo Heinrich viene arrestato dagli inglesi che nel frattempo sono entrati in guerra contro la Germania. Evade e in compagnia dell'amico Peter comincia a vagare per il Tibet. Passano gli anni e i due giungono a Lhasa, la città sacra dove vive il Dalai Lama bambino. Ispirato ad una storia vera.

Il padre di un giovane tailandese cresciuto sin da piccolo a stretto contatto con gli elefanti voleva partecipare ad un concorso per l'elefante dell'imperatore. Ma il concorso si rivela tutta una trappola dei bracconieri, per catturare l'elefante. Il giovane tailandese sarà costretto a partire per l'Australia per riprendere i suoi 2 fratellini (i due elefanti).

Warren Schmidt, ormai sessantenne, mentre parte per il matrimonio della figlia realizza che la sua vita è destinata a finire come l'ha vissuta: un fallimento. Ma durante il suo viaggio si imbatterà in uno strano ragazzo che gli farà vedere la sua vita con occhi diversi.

Ispirata dalla vita del principe Asoka della dinastia Maurya, questa epopea Bollywood racconta di come un astuto guerriero si trasforma in leggendario maestro buddhista.

Film a due versanti: da un lato la favola moderna di Jesse, bambino nordamericano di Seattle che, scortato dal padre, è portato dal Lama Norbu nel Bhutan (versante sud dell'Himalaya) perché potrebbe essere il "tulku", la reincarnazione del Lama Dorje, morto otto anni prima; dall'altro la favola antica del principe Siddharta Gautama (ca. 565-486 a.C.) detto il Buddha, il Risvegliato.