Un ritratto della quotidianità nella Striscia di Gaza, dove una popolazione di circa due milioni di persone conduce la propria routine, nonostante i segni visibili lasciati dal perenne conflitto. È difficile immaginare uno spaccato di normalità a Gaza, spesso definita una prigione a cielo aperto, e che torna alla ribalta delle cronache solo quando sale la tensione tra Israele e Hamas. I registi del film hanno scelto di mostrare una Gaza, come raramente si vede: non attraverso le lenti dell’analisi politica, o mettendo in risalto la situazione di conflitto. Hanno scelto, invece, di immergersi nella quotidianità, nella semplicità della vita dei gazawi, cogliendone le sfumature culturali e la ricchezza sociale che ne deriva.

The Cave è un ospedale siriano guidato dalla dottoressa Amani Ballour. È sotterraneo e per questo unico e ultimo baluardo di speranza per una popolazione martoriata da bombardamenti e attacchi chimici.

Nel 1915, Franz, giovane figlio di contadini, è costretto a partire per il fronte delle Dolomiti. Lo stesso destino tocca al suo antagonista Peter, che è convinto di dover sposare l'amica Anna, figlia del medico che presto diventerà infermiera al lazzaretto. Anna però posa i suoi occhi si Franz, facendo sì che i due diventino acerrimi nemici. Quando scoppia la guerra Peter e Franz si ritrovano immediatamente nella stessa unità nel ruolo di difensori della patria sulla Croda Rossa e presso le Tre Cime sul fronte di Sesto nelle Dolomiti. Devono affrontare gli Alpini italiani, un'unità scelta specializzata nella guerra in montagna, e sono totalmente in balia di una natura spietata sia nella buona che nella cattiva sorte. Nel frattempo il tenente Giorgio prima di andare in Guerra chiede a Giulia di sposarlo. Lei è felicissima, ma Armano, il padre di Giulia, non lo permette. Così Giorgio deve partire per il conflitto senza essere sposato.