Tokyo, anni '20. Un professore universitario riceve in regalo un cucciolo di cane di razza Akita. Sebbene la moglie non accetti l'idea di avere un cane, il professore decide di tenerlo con sé e gli dà il nome Hachi. Tra l'uomo e il suo fedele amico a quattro zampe si instaura un profondo legame. Ogni giorno, Hachi accompagna il suo padrone alla stazione la mattina e lo aspetta nello stesso posto al suo ritorno la sera. Finché, un giorno, il professore muore...
La vicenda è ambientata in Francia agli inizi del XVII secolo: ristabilita la pace dopo le guerre di religione, il cardinale Richelieu, per consolidare il potere regio, invia il barone di Laubardemont a Loudun, nel Poitou, con l'incarico di abbatterne le fortificazioni. Il prete Urbano Grandier, a cui l'appena deceduto governatore Sainte-Marthe ha concesso i pieni poteri fino all'elezione del suo successore, si oppone all'abbattimento delle mura cosciente che questo sarebbe stato il primo passo per la totale revoca delle libertà e dell'autonomia cittadina.
Padre Logan era stato sorpreso in compagnia di una donna sposata, prima dell'ordinazione sacerdotale, dall'avvocato Villette. Ora questi è stato derubato dal sacrestano Keller che ha agito mascherato da prete. I sospetti cadono su Logan, naturalmente, ma costui sa la verità: Keller gliel'ha rivelata, ma in confessione. Logan viene dunque processato...
Un uomo assiste per caso a un delitto e vede bene in faccia l'assassino. Fugge e si nasconde. La moglie che lo crede fuggito per ragioni familiari (da un po' erano in crisi) lo cerca con l'aiuto di un giornalista e, nel corso delle ricerche, si convince che il marito non l'ha abbandonata come essa aveva dapprima temuto. Ritrovano il fuggiasco che, immediatamente, riconosce nel giornalista l'assassino.
John Wilson, regista carismatico ma bizzarro e insofferente delle buone convenienze, è in Africa per fare sopralluoghi in vista di un film importante. Con lui è Pete Verrill, sceneggiatore e suo amico. Wilson, appassionato cacciatore, vuole uccidere un elefante come affermazione del proprio coraggio. La sua ossessione provoca momenti di forte tensione nella troupe e con Verrill stesso e si conclude alla fine in tragedia.
La vera storia di William Walker, un avventuriero di origine inglese che nel 1855, con l'appoggio del miliardario Vanderbilt, operò un colpo di mano in Nicaragua, alla testa di sessanta mercenari, e si autonominò presidente della Repubblica sudamericana. Una storia affascinante che però il regista ha condito di troppi aneddoti non necessari e troppi riferimenti alla politica Usa in Sudamerica negli ultimi decenni.
Siamo a Hong Kong nel 1910. Un europeo si dà alla caccia dei capi della setta dei Tongs, che è dedita alla tratta delle donne, alla corruzione, al terrore. Il coraggioso quasi ci rimette la vita, ma riesce nel suo intento.
Uno scettro dal valore inestimabile, esposto in un museo, eccita la cupidigia di alcuni visitatori. L'oggetto viene rubato, passa di mano in mano finché finisce sullo stesso fondale marino dal quale è stato recuperato.