Parigi. In un elegante stabile abitato da famiglie dell’alta borghesia, Renée Michel è la portinaia: vedova, burbera e sciatta, ne è il perfetto stereotipo. Celato a tutti è però il suo grande interesse per la lettura, la musica, la filosofia, l’arte, che coltiva da autodidatta con passione e intelligenza. Qualche piano più in su c'è Paloma Josse, una bambina di undici anni arguta e sagace, decisa a suicidarsi il giorno del suo dodicesimo compleanno. Renée e Paloma, una donna e una bambina che emergono per intelligenza e conoscenze dall'abietto tessuto sociale contemporaneo, condannandosi in questo modo a un esilio intellettuale che impedisce loro di manifestarsi nel mondo.
Mano è un ragazzo di quindici anni che adora suonare la chitarra, ridere con gli amici e andare in bici. Gli avvenimenti repentini della vita ed i momenti di verità della famiglia cambiano il suo modo di vedere le cose. Dovrà così velocemente fare i conti con una serie piuttosto stressante di eventi, ma tutto sommato comuni a molti altri adolescenti: il divorzio dei suoi genitori e l'omosessualità di suo padre, la ribellione del fratello, i conflitti con i compagni, la scoperta della sua sessualità e le gioie e le pene del primo amore.
Due giovani detenuti approfittano di un incidente stradale durante il trasporto in carcere per tagliare la corda. Dopo aver rubato un camper in una stazione di servizio si rifugiano nella ridente cittadina di Happy in Texas. I due vengono, però, confusi con una coppia gay che tutta la città aspetta per preparare un gruppo di bambine all'annuale gara di ballo e canto della contea.
Valerie, una ragazza iellatissima, scompare mentre si trova in ferie nel Messico. Per cercarla il ricco padre assume un abile investigatore (Glover), ma anche un poveretto perseguitato, al pari della figlia, da una sfortuna incredibile (Short). È infatti sfruttando questa insolita affinità che la ragazza viene ritrovata. A Martin Short piace "riadattare" i personaggi interpretati dal francese Pierre Richard: è già successo con Due fuggitivi e mezzo (di cui In fuga per tre era il rifacimento) e ora è il turno di La capra.
Ne abbiamo già salvati 1423: così si reclamizza l'Agenzia Salvagente di Venice, California, dove stanno ai telefoni la sensibile Catherine e la sboccata Blanche. Tra i "casi" di cui la ditta deve farsi carico, il più grave è quello di Philip che, se non trova in breve tempo una grossa somma di denaro, verrà sfrattato.
Federica è molto ricca. Questo privilegio non la fa sentire libera e le impedisce di vivere un'esistenza normale e di assumersi le sue responsabilità. In particolare la ragazza deve vedersela con un fidanzato che vorrebbe mettere su famiglia, un ex amante che ricompare all'improvviso, una famiglia con cui litiga di continuo e che viene destabilizzata dall'annuncio della morte del padre. Federica trova così conforto nell'immaginazione e si abbandona ai suoi sogni a occhi aperti.