Stockton, California: la popolazione, composta soprattutto da neri e messicani, vive in condizioni miserabili. Nella palestra dove si allenano i pugili avviene l'incontro tra l'esperto Billy, che ripensa alle vittorie passate e a una sconfitta che non ha mai accettato, ed Ernie convinto di avere davanti una carriera sicura. Ben presto i due saranno uniti dalla stessa sorte: proletari del ring e sconfitti dalla vita.
Alan Squier, uno scrittore di passaggio, e Duke Mantee, un gangster in fuga, s'incontrano in una stazione di servizio nel deserto dell'Arizona. Alan, disgustato da un mondo che non ha spazio per l'arte, chiede a Duke di ucciderlo. Quasi un'opera di carità, visto che lo scrittore ha appena firmato una polizza d'assicurazione a favore della cameriera del bar, di cui si è innamorato, che vuole andare a studiare a Parigi.
Un'adolescente ebrea nata in America, Hannah Stern, è disinteressata alla cultura, alla fede e alle usanze dei suoi parenti. Tuttavia, inizia a rivalutare la sua eredità quando vive un'esperienza soprannaturale che la trasporta in un campo di sterminio nazista nel 1941. Lì incontra una giovane ragazza di nome Rivkah, una compagna di prigionia nel campo. Mentre Rivkah e Hannah lottano per sopravvivere di fronte alle atrocità quotidiane, formano un legame indissolubile.
Gli ultimi giorni della disco music sono quelli a cavallo tra i '70 e gli '80 quando Alice (C. Sevigny) e Charlotte (K. Beckinsale), neolaureate all'Hampshire College e modeste consulenti editoriali in una casa editrice di New York, riescono, dopo aver avuto accesso al club-discoteca più esclusivo di Manhattan, a frequentare un gruppo di giovani, rampanti e facoltosi yuppie. Elegia nostalgica di un effimero fenomeno musicalmente frivolo e sociologicamente futile? Molto parlato, elegante nel suo snobismo, in mimetica simbiosi con il suo argomento, per fortuna è “un film essenzialmente antropologico, orizzontale, senza particolari punte emotive ... freddo, ancorché appassionato, e prosaico come l'universo che rievoca” (Anton Giulio Macino).
Nancy (Alison Hayes) è una benestante donna californiana che affoga i suoi problemi - principalmente causati dal marito che la tradisce - nell'alcol. Una notte, guidando la sua macchina nel deserto alle spalle della città, si imbatte in una strana sfera luminosa dalla quale esce una creatura aliena. Terrorizzata fa ritorno in città ma nessuno crede al suo racconto, anche perché tutti la conoscono come una bevitrice. Convince però il marito a fare ritorno con lei sul luogo dell'avvistamento, dove i due si imbattono nuovamente nell'alieno. Il marito estrae la pistola e spara, ma il colpo è inutile e l'uomo si dà alla fuga, lasciando Nancy sola. Nancy viene poi ritrovata priva di sensi sul bordo della piscina di casa. Un medico la prende in cura ma dopo poco, per effetto di qualcosa che le ha fatto l'alieno, Nancy cresce a dismisura, trasformandosi in una gigantessa alta 50 piedi (15 metri) assetata di vendetta verso il marito e la donna con cui lui la tradisce.