Will Graham, ex agente dell'Fbi, si è ritirato a vita privata a causa delle ossessioni mentali che gli ha procurato la caccia ad Hannibal Lecter, maniaco cannibale. Su invito di un collega decide però di tornare al lavoro. Un nuovo maniaco agisce in città, e per catturarlo Will non esita a rivolgersi allo stesso dottor Lecter, rinchiuso in prigione.
Prendete due gioielli del cinema come Vertigo e Rear Window, aggiungeteci lo stile e il talento visionario di Brian De Palma e otterrete Body Double. Al posto del volto ordinario (e insieme straordinario) di James Stewart, c’è quello più impaurito di Craig Wasson, nei panni di Jake, un attore di B-movies in crisi sia sul piano professionale, avendo perso il ruolo di vampiro in un horror a basso costo per colpa della sua claustrofobia, che su quello sentimentale, dopo aver pescato la sua ragazza a letto con un altro. L’amicizia con Sam, un simpatico collega, gli procura un domicilio provvisorio in un lussuoso attico, con vista nell’appartamento di una deliziosa sconosciuta che ogni giorno, alla stessa ora, si abbandona ad un conturbante strip-tease.
In un tranquillo quartiere di periferia arriva un gruppo di sconosciuti che si installa in una vecchia casa vittoriana e si comporta molto stranamente. Escono solo di notte, scavano grandi buche sotto la luna e non ricevono visite. Allora Peterson, che è un loro vicino e trascorre le ferie a casa, si lascia convincere a fare un’incursione nella villa. Questa impresa gli costerà cara: rimarrà vittima di un’esplosione, ma lungo la strada verso l’ospedale scoprirà il segreto.
Seth Baxter, un assassino dapprima condannato all’ergastolo per omicidio e in seguito a soli 5 anni di prigione per un cavillo legale, è incatenato a un tavolo con sopra un gigantesco pendolo sul quale è montata una enorme lama. Un video messaggio gli indica che l’unica via per evitare di essere ucciso dal pendolo è quella di disintegrarsi le mani mettendole dentro delle presse e premendo il bottone al loro interno. Nonostante Seth faccia ciò che gli era stato indicato il pendolo non si ferma e lo taglia a metà.
Chucky torna nuovamente in vita. Questa volta grazie alla sua ex-fidanzata Tiffany (Jennifer Tilly) che, dopo averlo recuperato e portato nella roulotte dove lei vive, lo ricostruisce (nel film precedente Chucky si tritò su un'elica gigante) dandogli di nuovo vita grazie a poteri voodoo. Con un blitz e con la giusta ispirazione al film La moglie di Frankenstein (che infatti scorre sullo schermo di una TV all'interno della roulotte), Chucky la uccide e ne trasferisce l'anima nel corpo di pezza di una bambola femmina che lei stessa gli aveva regalato per farsi beffa di lui. Dopo di che, tutti e due cominciano a creare una serie di omicidi truculenti, fino a che non trovano due ragazzi, in cui decidono di trasferire le loro anime.
Martedì Grasso. Un gruppo di giovani turisti s'imbarca per visitare le spaventose paludi della Louisiana. Questi luoghi remoti sono infestati dallo spirito di Victor Crowley: la leggenda narra che si tratti di un uomo gigantesco, terribilmente sfigurato, ucciso per errore con un'accetta dal suo stesso padre. Quando la barca su cui stanno viaggiando affonda, gli ignari turisti scopriranno che le leggende hanno sempre un fondo di verità. E in questo caso si tratta di un fondo decisamente mortale!
Le saghe horror fanno ormai parte del Dna del cinema, e non bisogna stupirsi quando i sequel raggiungono numeri a due cifre come nel caso di Jason X (J-X in inglese), decimo episodio che vede come protagonista il carnefice di Venerdì 13 con la sua maschera da Hockey. Dopo avere affrontato Freddy Krueger, Jason Voorhees risorge su una astronave nel 2455, congelato, per un esperimento, attraverso un processo criogenico. Dal suo risveglio la morte acquisterà nuovamente un volto.