Ronnie e Alice, accusate dell'omicidio di un bambino quando avevano solo undici anni, vivono in detenzione fino alla maggiore età. Mentre le due tentano di vivere la loro vita superando il trauma del carcere minorile, i bambini cominciano di nuovo a sparire e la polizia sospetta ancora una volta di Ronnie e Alice. Nel frattempo il mistero intorno al primo omicidio ancora non si è diradato.

Shelby Anderson, giovane avvocatessa, collabora con il poliziotto Mike Holland nelle indagini su un famigerato serial killer conosciuto con il nome di Deadalus, noto per adescare le sue vittime tramite ingegnose trappole fatte a labirinto e responsabile della morte di trenta persone. Già tre uomini sono stati ingiustamente accusati di essere Deadalus, il quarto ed ultimo indiziato altri non è che il padre di Shelby, ex giudice affetto da Alzheimer.

Nonostante i legami di sangue con la popolazione ebraica e araba di Haifa, Moshe (Moshe Ivgy) conduce un'esistenza senza radici. Stanco dell'impaziente moglie Didi (Keren Mor) e ambivalente nei confronti della giovane e bisognosa amante Grisha (Natali Atiya), le uniche relazioni che Moshe non complica sono quelle con i suoi devoti genitori, l'ebrea Hanna (Meron) e l'arabo Yussuf, e con Jules (Juliano Mer), amico d'infanzia di Moshe. Ma quando il fratello immobiliarista di Jules si trasferisce per acquistare una proprietà pregiata dalla parte araba della famiglia, l'ascendenza divisa di Moshe viene messa alla prova.