Chiamato dal vescovo di Palermo a occuparsi della parrocchia di un quartiere alle porte della città, Brancaccio, dove era nato, in meno di due anni Giuseppe Puglisi era riuscito a costruire un Centro di accoglienza. Qui, coadiuvato da un gruppetto di giovani volontari, lottava giorno dopo giorno per salvare dalla perdizione decine di piccoli innocenti. Presto capì che per incidere in quel tessuto disgregato bisognava fare e dare di più. Fare e dare di più significava scontrarsi contro l'inerzia del potere locale: per avere una rete fognaria, una scuola, un distretto sanitario, tutte cose che a Brancaccio mancavano da sempre. Inevitabilmente il suo percorso lo porta a entrare in conflitto con gli interessi del potere mafioso...

Siamo nel 1916, durante la prima guerra mondiale e nel pieno della rivolta irlandese. Rosy, la figlia di Tom Ryan, l'uomo più ricco del paese, e moglie del non più giovane maestro del luogo, si innamora di un ufficiale inglese, attirandosi l'ostilità di tutti i compaesani che le attribuiscono anche, ingiustamente, la responsabilità del tradimento del padre. L'ufficiale inglese, resosi conto di aver perso l'amore della donna, si uccide, la protagonista e il marito sono costretti ad allontanarsi per sempre dal villaggio.

A Besançon, in Francia, durante l'occupazione tedesca durante il secondo conflitto mondiale, una giovane vedova, Barny, madre di una bambina, entra un giorno in una Chiesa al fine di esternare in confessione la propria ostilità per la religione cattolica. Il sacerdote, padre Morin, si interessa subito alla donna, comprendendo che questa, un tempo cattolica, aveva perduto la fede. Le presta dei libri, ne discute poi il contenuto, la sollecita ad interessarsi di più al mondo che la circonda. Il prete, poco a poco la riavvicina al cattolicesimo, riuscendo, nello stesso tempo, a combattere efficacemente l'attrazione sentimentale che Barny aveva provato, in un momento di sconforto, per lui.

Si comincia con un miracolo: in una notte buia e tempestosa cede un muro del riformatorio in cui è costretta la giovane Susana (Rosita Quintana). La ragazza scappa e si rifugia nella fattoria di Don Guadalupe (Fernando Soler). Sicura del suo fascino, seduce il padrone di casa e mira a diventare la (nuova) padrona della fattoria.

Jim Carmody, un aviatore americano abbattuto sui cieli della Cina, viene fatto prigioniero. Quando, presa l'identità di un missionario ucciso, riesce a fuggire, si rifugia presso una missione: riuscirà a salvare il villaggio dalla distruzione e, smessa la tonaca, troverà anche l'amore.

La giovane ed affascinante Ippolita Oderisi, rampolla di una antica ed illustre famiglia di nobilta' romana, e' affetta, sin dall'eta' di dodici anni, da una paralisi alle gambe. Il padre di Ippolita affida la figlia alle cure del dottor Marcello Sinibaldi il quale, ricorrendo all'ipnosi, cerca di scoprire le cause delle turbe psicomotorie della ragazza dovute, con ogni probabilita', ad instabilita' nervose. Durante le sedute, il subconscio di Ippolita risulta oggetto di una antica possessione diabolica, ereditata da una sua antenata torturata e condannata dall'Inquisizione alla morte sul rogo.

Un poliziotto si scontra con il fratello sacerdote mentre investiga sul brutale omicidio di una giovane prostituta

Marina e Neil, dopo essersi innamorati in Francia, vanno a vivere, insieme alla figlia di lei, in Oklahoma. Dopo poco tempo il loro idillio inizia a soffrire a causa della perdita del desiderio e dell'armonia di coppia. La ricomparsa di un'amica d'infanzia di Neil rende ancora più incerta la relazione. Marina inizierà a chiedere consigli al prete del luogo, ma non sarà risolutivo perchè egli stesso è preda di una crisi esistenziale che lo fa dubitare della propria fede.