Ricostruzione dell'incontro di boxe, valevole per il titolo mondiale dei pesi massimi, tra i pugili neri Mohammed Alì, già Cassius Clay, e George Foreman a Kinshasa (Zaire) il 30 ottobre 1974. Al materiale filmato da Gast nel 1974 a Kinshasa s'aggiungono le interviste allo scrittore Norman Mailer, ai giornalisti Georges Plimpton e Thomas Hauser e al regista Spike Lee che vent'anni dopo commentano l'avvenimento. Più che sul Mohammed Alì della realtà, è un film sul mito, sulla leggenda, sul significato simbolico, sociale e politico di Alì e della sua vittoria sul nero Foreman che paradossalmente nel 1974 incarnò l'odiato zio Sam, quell'America dei padroni bianchi che avevano ridotto i neri a loro immagine e somiglianza.

Quella che doveva essere una protesta pacifica si trasforma in un violento scontro con la polizia, dando luogo a uno dei più celebri processi della storia.

Quando Luigi XVI convocò gli Stati generali, scatenò una rivoluzione che avrebbe cambiato il suo paese e gli sarebbe costata la vita.

Nel corso del terzo secolo d.C., la terra di Wu è invasa dal generale Cao Cao e dal suo esercito formato da un milione di soldati. Per salvare il proprio territorio, il sovrano Sun Quan chiede aiuto al rivale Liu Bei, ma le loro milizie restano insufficienti per fronteggiare l'attacco. Lo stratega di Wu, Zhou Yu, capisce che l'unico modo possibile per vincere la guerra è puntare sulle flotte navali, che sembrano essere l'unico punto debole dei nemici.

Ottobre 1962. Un aereo spia americano scopre sull'isola di Cuba una base missilistica in costruzione. Immediatamente si allerta lo Stato Maggiore. Kennedy si consulta rapidamente con il suo consigliere per la sicurezza Kenneth O'Donnell e con suo fratello Bob. La decisione viene presa: gli Stati Uniti non permetteranno all'URSS di installare missili con teste nucleari dinanzi alle loro coste. È la crisi. La più grave dopo la fine della seconda guerra mondiale. E questa volta il rischio è quello di un conflitto nucleare.

Nella notte del 2 marzo 1953, c'è un uomo che sta morendo. Non si tratta di un uomo qualunque: è un tiranno, un sadico, un dittatore. È Joseph Stalin, il Segretario Generale dell'Unione Sovietica (che forse in questo momento si sta pentendo di aver fatto rinchiudere nei Gulag tutti i medici più capaci…). È li lì, non ne avrà ancora per molto, sta per tirare le cuoia… e se ti giochi bene le tue carte, il suo successore potresti essere tu!

La storia vera di Sam Bicke, un commerciante di mobili che nel 1974 pianificò l'assassinio del Presidente Richard Nixon.