L'unico lavoro di Beethoven per il teatro lirico ha sempre riscosso attestati di stima dal punto di vista musicale, mentre è spesso stato criticato per una sua presunta debolezza sul piano drammaturgico. L'edizione del 2000 che va in scena al Metropolitan dimostra che è un'opera viva e palpitante, purché ci siano gli interpreti adatti. Levine, come sempre, è capace di risolvere con perfetto istinto teatrale i complessi nodi della partitura; nel cast spiccano, insieme all'intensa Leonore di Karita Mattila, le prestazioni di assoluta eccellenza di due grandi cantanti come Robert Lloyd e René Pape.

Il 7 dicembre torna verdiano con Attila, nona opera del compositore andata in scena al Teatro La Fenice nel 1846. Il Direttore Musicale Riccardo Chailly approfondisce la lettura delle opere del giovane Verdi dopo aver inaugurato la Stagione 2015/2016 con Giovanna d'Arco, che vide la luce nel 1845, e prosegue con il regista Davide Livermore una collaborazione che alla Scala ha già avuto un esito felice con Don Pasquale di Donizetti.

Durante una guerra, Aida, la figlia del re etiope, è stata fatta schiava e portata in Egitto, dove però nessuno conosce la sua vera identità. Durante la schiavitù ella si innamora del comandante delle truppe egiziane Radames che ricambia il suo amore.