Nella New York disordinata della fine degli anni '30, si intrecciano i destini di una compagnia teatrale, decisa a portare in scena una piece censurata dal governo federale perché dai contenuti pericolosamente comunisti, e di personaggi celebri (Nelson Rockfeller su tutti) o vicini alla gloria (un giovane e visionario Orson Welles, Diego Rivera, Frida Kahlo). Il terzo film di Tim Robbins, tenuto inspiegabilmente per quattro anni nel cassetto, si incentra sui temi del conflitto tra la libertà dell'artista e l'ottusità della censura. L'attore-regista, faro dell'America liberal insieme alla moglie Susan Sarandon (qui presente nella parte di Margherita Sarfatti, amante di Mussolini), riadatta una vicenda vera piegandola alle esigenze di raccontare la superiorità della creazione artistica.

La storia è quella di due sorelle, Hank e Queenie Mahoney, che vogliono sfondare a Broadway come ballerine e per questo si fanno aiutare dal fidanzato di Hank, il cantante e ballerino Eddie Kerns, che però mostra evidenti attenzioni per la sorella della sua ragazza. Questa però si lascia abbindolare da un milionario approfittatore che ha conosciuto dietro le quinte del palcoscenico dove ha riscosso grande successo come sostituta di una delle soubrette principali. Alla fine Queenie si accorgerà del vero amore che ha Eddie nei suoi confronti e Hank accetterà la situazione con serenità.