Hai mai sognato una versione migliore di te? Tu. Semplicemente, migliore, in ogni senso. Davvero. Devi provare questo nuovo prodotto. Si chiama “la sostanza”. HA CAMBIATO LA MIA VITA. Genera un altro te. Un te nuovo, più giovane, più bello, più perfetto. E c’è solo una regola: vi dovete dividere il tempo. Una settimana sta a te. Quella dopo sta al nuovo te. Sette giorni a testa. Un equilibrio perfetto. Facile, no? Se rispetti l’equilibrio… cosa può andare storto?

Claire ha diciassette anni. Quando scopre di essere incinta di cinque mesi, decide di partorire in gran segreto. Trova rifugio dalla signora Melikian, una ricamatrice che lavora per l'alta moda. Giorno per giorno, punto dopo punto, man mano che la pancia di Claire cresce, fra le due donne si instaura un rapporto madre-figlia. Perché i francesi riescono a girare film che gli italiani non realizzerebbero nemmeno sotto tortura? Questo interrogativo persiste nel cuore dello spettatore dopo la visione dell'ennesimo piccolo-grande capolavoro d'oltralpe. Strepitose le interpreti (Arianne Ascaride, musa di Guediguian, triste e depressa nell'elaborazione del lutto che l'ha colpita, ma capace d'un tratto di illuminarsi con un sorriso e Lola Neymark, dalla strepitosa chioma rosso fuoco), e valida anche la regia della Faucher che predilige i primi piani ed i colori pastello...

Il piccolo Tsatsiki, figlio di una madre single in Svezia, non ha mai conosciuto suo padre, un pescatore greco. Tsatsiki fa amicizia con un poliziotto motociclista, simpatico ma dai modi spicci, che affitta una delle loro stanze e decide che è l'uomo giusto per sua madre, una cantante rock dilettante innamorata del bassista della sua band.

Un delitto, un fatto di cronaca come tanti. Per Luca, ispettore di polizia alle prese con il trasloco della sua compagna che ha deciso di andare a vivere insieme a lui, in principio è solo una chiamata di servizio in un momento inopportuno. Ma Luca si dedica al suo lavoro con scrupolo ed è dotato di una sensibilità che lo distingue dal cinismo disinvolto dei suoi colleghi. È anche per questo che Veronica si è legata a lui con uno slancio che le ha fatto accettare con entusiasmo - a lei, francese - l'idea di trasferirsi in Italia.