Domenica non è un giorno festivo, ma il nome di una ragazzina napoletana che, durante i suoi 11 anni di vita, di feste ne ha conosciute poche. Orfana, già astuta e scafata, deve recarsi con l'ispettore Sciarra all'obitorio per riconoscere il balordo che l'ha violentata (e che nel frattempo è morto: forse suicida, forse ucciso da uno sbirro violento)...

Dall'alto della propria villa, la famiglia nobiliare dei Corbera accoglie con preoccupazione la notizia dello sbarco delle truppe garibaldine in Sicilia per rovesciare il regno borbonico e avviare il processo di unificazione dell'Italia.

Nel 1943 gli alleati sbarcano in Sicilia; nella Napoli occupata dagli alleati uno sciuscià ruba le scarpe a un soldato di colore. Roma: una storia d'amore tra una prostituta e un soldato americano. A Firenze tedeschi e partigiani si combattono sui tetti della città tagliata in due dal fronte. Dopo una parentesi in un convento sull'appennino emiliano, approdiamo sul delta del Po mentre infuria la lotta partigiana. Il film è composto da sei episodi che ripercorrono un momento della storia italiana seguendo il cammino degli alleati dal Sud verso il Nord.

Una coppia di inglesi in crisi coniugale arriva a Napoli. Estranei al mondo che li circonda, si riavvicinano progressivamente. Alienazione borghese in un impianto neorealista. All'inizio non fu proprio capito, oggi è considerato uno dei capolavori del regista e uno dei film fondativi del cinema moderno, precursore delle nouvelles vagues. La scena finale del miracolo è anche il miracolo laico del disvelarsi della realtà spontaneamente. UN esempio di sublime religiosità terrena, un'utopia della visione.

Lo spettacolo, in perfetto “stile Siani” è un mix di contributi video, testi di base, ma molto spazio è lasciato all’improvvisazione dell’artista partenopeo; al suo fianco un cast di amici storici composto da Francesco Albanese, Carmela Nappo e Lello Musella per la regia di Mimmo Esposito.

Il corpo di Ciro sta affondando nelle acque scure del Golfo di Napoli. E mentre sprofonda sempre più, affiorano i ricordi. I suoni attutiti dall’acqua si confondono con le urla della gente in fuga. E' il 1980, la terra trema, il palazzo crolla, ma sotto le macerie si sente il pianto di un neonato ancora vivo. Dieci anni più tardi, ritroviamo quel neonato ormai cresciuto, mentre sopravvive come può alle strade di Napoli, figlio di nessuno. Ricordi vividi di un’educazione criminale che l'hanno reso ciò che è: Ciro Di Marzio, l'Immortale.

Nella stanza di una decadente pensione di Parigi, Oscar Wilde trascorre gli ultimi giorni della sua vita e come in un vivido sogno i ricordi del suo passato riaffiorano, trasportandolo in altre epoche e in altri luoghi. Non era lui un tempo l’uomo più famoso di Londra? L’artista idolatrato da quella società che l’ha poi crocifisso? Oggi Wilde è un uomo malato, che ripensa con malinconia alle passioni che l’hanno travolto e con tenerezza al suo incessante bisogno di amare incondizionatamente. Rivive la sua fatale relazione con Lord Alfred Douglas e le sue fughe attraverso l’Europa, ma anche il grande rimorso nei confronti della moglie Constance per aver gettato lei e i loro figli nello scandalo. Ad accompagnarlo in questo ultimo viaggio solo l’amore e la dedizione di Robbie Ross, che gli resta accanto fino alla fine nel vano tentativo di salvarlo da se stesso e l’affetto del suo più caro amico Reggie Turner.

Nel Seicento il governatore spagnolo di Napoli opprime la popolazione. Tra il popolino nota una bella mugnaia di cui si invaghisce; per sedurla mette in galera Luca, il marito, ma questo riesce a evadere e, addirittura, si camuffa da governatore e penetra nel palazzo fino ad arrivare alla camera da letto della governatrice. Nel frattempo sua moglie Carmela riesce a tenere a bada il governatore che si è recato al mulino. La governatrice e Luca si mettono d'accordo per punire il fedifrago che, quando torna a casa, non riesce a farsi aprire dalle guardie che lo trattano come un impostore.

Un paese della cintura napoletana. Matteo torna a casa in regime di libertà provvisoria per mettere ordine nelle carte del padre deceduto.Il contatto col luogo natio è l'occasione per ricordare il suo passato e gli amici, morti tragicamente o - come nel caso di Rosa, suo segreto amore ora sposata senza amore a Giovanni e madre di Rita - condannati a un destino peggiore della morte. Mentre fervono i preparativi per la festa della Vergine Maria, il giovane elabora un piano per liberare Rosa e figlia. Il tentativo riuscirà, ma per lui resta solo il carcere.

Lasciare casa non è mai facile, lasciare Napoli a quanto pare è un trauma che può segnare indelebilmente la vita dei suoi abitanti. Pizzaioli, musicisti, professori, galleristi raccontano la propria amata e odiata città, quell'inguaribile sentimento di nostalgia e il desiderio di ricreare la propria Napoli altrove. Napolitaners, dunque, è un docu-film a più tappe, che raccoglie storie e ritratti di una nuova generazione di italiani nel mondo. Un racconto inedito sulla città di Napoli attraverso lo sguardo di chi ci è nato e di chi oggi la vive dal di fuori, lontano migliaia di chilometri da casa, per inseguire una passione, realizzare un progetto, intraprendere un nuovo percorso di vita. Una dichiarazione d'amore alla propria terra e allo spirito partenopeo.

Immaginatevi una famiglia napoletana, di quelle che più napoletane non si può: che succede se, per uno strano scherzo del destino, la loro primogenita (che ovviamente non può che chiamarsi Assuntina) parla solo milanese? E rifiuta la pastiera, i babà, il capitone perchè preferisce il risotto allo zafferano? Invano il padre (Gianni Ferreri) cerca di farla "guarire": nemmeno la vacanza-studio a Torre Annunziata, a casa degli zii che parlano un dialetto tale che non si capiscono neanche tra loro, sortisce alcun effetto.

Film sentimentale italiano. Anna, ragazza giovane e molto bella, finisce tra le braccia di un tipo senza scrupoli mentre il fidanzato è in viaggio. Malgrado l'amore, il fidanzato non riesce a perdonare alla ragazza quello sbaglio.

Enzo e Monica sono due fidanzati trentenni della periferia di Napoli che conducono una vita fatta di routine e sistematica regolarità. Enzo lavora in un negozio di abbigliamento giovanile, è un ragazzo buono ma distratto, riesce a mantenere il suo posto di lavoro più per pietà del suo datore di lavoro che per le sue attitudini professionali.

A Napoli, in molti quartieri, ancora oggi si consuma un antico rito. I ragazzini di strada (gli scugnizzi) usano cercare, in città, quanta più legna possibile per appiccare un falò il giorno di Sant'Antonio, a metà gennaio. La ricerca ferve soprattutto dopo Capodanno. Presentato al 31° TFF (Torino Film Festival) il 23 novembre 2013.

1991, Napoli. Emidio è un vecchio socialista che ha trasformato la sua casa in una fortezza del socialismo reale, mantenendo una pluriennale corrispondenza con Fidel Castro. Il destino di Cuba però sembra chiaro a tutti, ma Emidio non si arrende finché un giorno Fidel non risponde più alle sue lettere e il suo mondo si sgretola.

Ai confini della città di Napoli, in una Bagnoli stretta tra la bellezza del litorale flegreo e le rovine dell’ex-Italsider due fratelli, Federica e Ciro, trascorrono i giorni della loro ultima estate da adolescenti. Hanno sogni più grandi di loro, ma sono abituati a metterli da parte in quel territorio tanto bello quanto vessato da tutte le promesse mancate, da una bonifica mai conclusa e da quella fabbrica chiusa ormai da trent’anni, misteriosa e irraggiungibile. Entrambi sanno che, quando l’estate avrà fine, dovranno prendere una decisione. Una scelta che accomuna tantissimi loro coetanei e coetanee: restare a Bagnoli, oppure andare via in cerca di un futuro altrove. Flegrea - Un futuro per Bagnoli racconta questa storia e la storia di un quartiere, di una comunità che non si arrende.