Il mondo è stato già invaso dagli zombie, la popolazione è stata già quasi totalmente decimata se non ridotta in stato di morto vivente e i pochi superstiti faticano a rimanere tali. Columbus in particolare ha messo a punto una serie di regole da seguire scrupolosamente che sembrano mantenerlo in vita nonostante l'aspetto non certo da uomo d'azione. Chi invece con l'azione ci va a nozze è Tallhassee (tutti quanti si chiamano con il nome della città di provenienza come in guerra), cowboy fuori dal tempo esaltato dall'atmosfera da fine del mondo e fiero massacratore di zombie. Sul loro percorso verso un ovest presumibilmente libero da zombie troveranno Little Rock e Wichita, due sorelle tutt'altro che indifese anch'esse allo sbando.

Ci sono artisti che, come pochi, hanno saputo esprimere lo spirito del proprio tempo e, anzi, persino anticiparne il corso. Tra questi c’è Mia Martini. Un’artista dalla voce unica, con un’esperienza umana scandita da grandi successi e un privato denso di emozioni, sempre in bilico tra crisi esistenziali e traguardi professionali. Una personalità sincera e autentica, che ha saputo tenere testa a pregiudizi emarginanti, che non ha voluto scendere a compromessi, pagando a duro prezzo le proprie scelte artistiche e personali. Ora la sua storia e il racconto del pregiudizio che ha deviato il corso della sua vita arrivano in anteprima al cinema solo per tre giorni per un evento unico dedicato a tutti coloro che hanno amato la sua voce.

Pauline è una graziosa tredicenne, che passa gli ultimi giorni di vacanza, a settembre con la seducente cugina trentenne Marion, in una villetta sulla spiaggia della Normandia. Mentre incontra un coetaneo, Sylvain con cui fa presto a stabilire un franco rapporto di simpatia e di amicizia, essa assiste a tutto il complesso gioco dei sentimenti e delle attrazioni degli adulti. C'è Pierre che, un tempo innamorato pazzo di Marion, che ha alle spalle un matrimonio fallito e cerca il grande amore ovunque, l'ama ancora e in forma gelosamente possessiva; c'è Henri, un play-boy vacuo e chiacchierone quanto interessante, che filosofeggia con Marion sull'amore dicendo di non volersi legare perché il vero amore è solo illusione, ma ne diventa ben presto l'amante...

Cosa è successo a Olaf dal momento in cui Elsa lo ha creato mentre cantava “All’Alba Sorgerò” e costruiva il suo palazzo di ghiaccio e quando Anna e Kristoff l’hanno incontrato per la prima volta nella foresta? E come ha imparato ad amare l’estate?

Yentl è la figlia di un rabbino polacco, che le insegna segretamente il Talmud, anche se alle donne è vietato. Quando il padre muore lei lascia il villaggio travestita da ragazzo, prendendo il nome dal fratello morto, per continuare gli studi della dottrina ebraica.

Quando si tratta del suo lavoro, Carrie Tate prende ogni cosa molto sul serio. Ha dedicato tutta la sua esistenza a far crescere la Emerson Foods, la società di distribuzione alimentare ereditata dal padre, e non ha mai molto tempo per concedersi distrazioni. Sua sorella Kate, invece, è una ristoratrice e sta per sposare il fidanzato alla vigilia del Natale. Tuttavia, a causa di una clausola nel testamento della loro nonna, si scopre che la proprietà della società passerà nelle mani della sorella che si sposerà per prima. Carrie si ritrova dunque costretta a trovare l'amore e a sposarsi prima di Natale se non vuole perdere il suo amato lavoro.

Vicky è un bambino vichingo dai capelli rossi che vive in un ameno villaggio dell'estremo nord nel lontano 1059. Suo padre è Alvar, "il guerriero più coraggioso del mondo", e vorrebbe che suo figlio fosse esattamente come lui: forte, attaccabrighe, e pronto a saccheggiare e distruggere i villaggi altrui a capo della sua banda di subalterni tonti, sudici e maneschi. Ma Vicky è di un'altra pasta e preferisce combattere con l'intelligenza piuttosto che con la forza bruta. Riuscirà il piccolo a far accettare al padre (peraltro dotato di un passato molto meno eroico di quanto lui non riveli) la sua natura singolare?

18 anni dopo Elwood Blues (Aykroyd) esce di prigione. Suo fratello Jake (Belushi) è morto e la loro orchestra non c'è più. Se n'è andato anche Curtis, loro padre spirituale, lasciando un figlio poliziotto duro e puro. Insieme con un nuovo partner, il gioviale Mighty Mack McTeer (Goodman) e con Buster, orfanello di 10 anni (Bonifant), Elwood si rimette in marcia. Dovrà fare i conti con la mafia russa. Tentativo parzialmente riuscito di continuare un film di culto che nel 1980, con L'aereo più pazzo del mondo inaugurò il genere “catacomico”: ludico, demenziale, goliardico, frenetico, buffonesco, tutto ma non rassicurante e mistificatorio. Quel che c'è di divertente è già visto e quel che ha di nuovo non diverte. C'è tanta musica, d'accordo. Troppa.

Kenneth Zevo, un eccentrico fabbricante di giocattoli, alla sua morte lascia la direzione della sua fabbrica al fratello, il generale Leland Zevo, convinto guerrafondaio che intende realizzare videogiochi e armi giocattolo. Ma Leslie, il figlio di Kenneth, che ha ereditato lo spirito ludico del padre, con l'aiuto dei vecchi giocattoli, riuscirà a prendere il controllo della fabbrica.