Mi chiamano Radio (Radio) è un film del 2003 diretto da Mike Tollin. Il film è basato sulla vera storia di Harold Jones (Ed Harris), allenatore di football alla T. L. Hanna High School ed un giovane mentalmente ritardato James Robert "Radio" Kennedy (Cuba Gooding, Jr.). Nel film recitano anche Debra Winger e Alfre Woodard, e la fonte di ispirazione per il soggetto è stato un articolo del 1996 apparso sulla rivista Sports Illustrated [1] scritto Gary Smith.[2]James Robert Kennedy (nato il 14 ottobre 1946 ad Anderson nella Carolina del Sud), cresce affascinato dalla tecnologia della radio. Il suo soprannome, "Radio", gli viene dato dai suoi concittadini per via della radiolina che porta con se ovunque vada.

All'inizio del XX secolo, Egon Schiele è uno degli artisti più provocatori di Vienna. La sua vita e il suo lavoro sono influenzati dalle belle donne e da un'epoca che sta inesorabilmente volgendo al termine. Due delle donne che hanno un impatto più duraturo sono la sorella Gerti e la diciassettenne Wally, forse suo unico amore, che provvede a immortalare nel dipinto «La morte e la fanciulla». I dipinti radicali di Schiele scandalizzano la società viennese mentre artisti fuori dal comune come Gustav Klimt rilevano la loro eccezionalità. In nome dell'arte, Schiele sarà disposto ad andare oltre il proprio dolore e a sacrificare l'amore e la vita stessa.

Vent'anni nella vita del "Califfo" Franco Califano, dalla Roma della Dolce Vita al concerto del 1984 al Teatro Parioli attraverso grandi successi musicali, amori, cadute e risalite.

Una bella e ricca ragazza abbandona l'università e si trasferisce a New York, dove incontra un giovane, vulcanico artista, che promette di fare di lei la star che ha sempre sognato di essere. Ma la sua fama improvvisa la porterà ben presto a perdere contatto con la realtà...

David Bowie, nel 1971 a 21 anni, è andato in America per la prima volta per promuovere il suo terzo album, The Man Who Sold the World. Lì si imbarcò in un tour pubblicitario da costa a costa. Durante questo tour Bowie ebbe l'idea del suo iconico personaggio 'Ziggy Stardust' ispirato ad artisti come Iggy Pop e Lou Reed.