Dalle coste mediterranee del Principato di Monaco, sino alla Provenza, passeggiarndo attraverso l'Italia tra un romantico lago di Paese e una escursione sulle vette dolomitiche. . Dal minuscolo Liechtenstein alla Svizzera. Ascolterete la musica a Salisburgo e berrete birra vicino ai castelli bavaresi e vedrete gli splendi laghi sloveni.
Un documentario straordinario, che racconta la storia emozionante di una sfida ai limiti dell’impossibile. Due fra i più grandi sci alpinisti al mondo, Alex Naglich e Peter Ressmann, insieme a Jon Jonhston, funambolico freestyle, sfidano il Mount St. Elias, al confine tra Alaska e Canada, con un' impresa senza precedenti: la discesa con gli sci dei 5.489 metri della vetta fino al livello del mare. La più lunga mai realizzata al mondo e in condizioni ambientali estreme. Un’avventura a cavallo tra eroismo e follia, un’esperienza mozzafiato, dove il brivido del pericolo si fonde con la felicità per la grande impresa.
Reinhold Messner: protagonista di imprese entrate nella Storia, questa leggenda vivente dell’alpinismo ha deciso di dedicare un tributo alla montagna “per raccontare ciò che accade in noi quando ci consegniamo alle montagne, ai loro pericoli, ma anche alla loro grandezza e ai loro misteri”. Così è nata l’idea dei Messner Mountain Museum, definiti dall’alpinista il suo quindicesimo 8000: cinque sedi disseminate tra Dolomiti e Ortles, in cui cimeli della storia dell’alpinismo si alternano a opere d’arte e oggetti provenienti da Paesi alpini di tutto il mondo, raccolti durante viaggi e spedizioni. In questo straordinario DVD Reinhold Messner ci accompagna alla scoperta dei valori della montagna; dei suoi valori. Un percorso di conoscenza e riflessione unico e affascinante che è al tempo stesso “luogo di incontro con la montagna, con l’umanità e infine con sé stessi”.
Le grandi pareti Nord delle Alpi sono state e sono ancora il punto di riferimento, l’esame di maturità per gli scalatori. Furono il terreno sul quale si giocarono gli ultimi fuochi dell’alpinismo “di conquista” in Europa. La Nord del Cervino non era da meno, quanto a difficoltà di scalata su misto e pericolosità, ma fu la prima a cadere, nel 1931, grazie ai fratelli Schmid, esponenti della famosa scuola di Monaco. Franz e Toni, che sarebbe morto l’anno successivo, raggiunsero Zermatt in bicicletta: ben 5 giorni di salite e discese prima di poter affrontare la montagna e i 1200 metri di dislivello della parete nord, esposta alle scariche, sulla quale lottarono per due giorni. Sullo sfondo di questa e di altre imprese storiche, come quella della prima invernale di Walter Bonatti nel 1965, due giovani guide alpine tentano la prima ascesa invernale in una sola giornata.
Alfonso Vinci - Il film di una vita avventurosa è un documentario sull'arrampicata su roccia che si svolge a Pizzo Cengalo. È stato diretto da Michele Radici nel 2012 e prodotto da Michele Radici. Presenta Alfonso Vinci.
Il documentario di Nathalia Makhanko racconta la vicenda del leggendario scalatore russo morto nel 1997 mentre cercava di salire il Lhotse, l’ultimo ottomila inviolato del mondo. Il film contiene interviste e filmati esclusivi dell’Himalaya girati da Bashkirov tra il 1993 e il 1997, e descrive non solo la vita sportiva di Bashkirov, ma anche il suo lavoro ufficiale nell’agenzia aerospaziale russa, dov’era responsabile del calcolo delle traiettorie della stazione spaziale MIR, che ancora per diversi anni dopo la sua morte continuò a volare usando i suoi programmi. Nel 1997, dopo una carriera di grandi scalate, muore durante la salita del Lhotse, a causa di problemi fisici e forse anche di una bombola dell’ossigeno difettosa.
Luglio 2013. Partendo in bici dal livello del mare ligure, Nico Valsesia raggiunge la vetta del Monte Bianco in poco più di 16 ore senza mai fermarsi, stabilendo il nuovo record mondiale di massimo dislivello attivo nelle 24 ore.