Arnold è un giovane gay che si guadagna da vivere cantando vestito da donna in un locale notturno di New York. Si innamora di un insegnante, Ed, che però non vuole ammettere le sue tendenze omosessuali. Un altro giovane, Alan, accetta una relazione con lui. I due trascorrono felici sei anni, ma un giorno Alan viene ucciso da un gruppo di teppisti.

Bea e Ben sembrano la coppia perfetta, ma dopo un primo appuntamento straordinario, succede qualcosa che rende la loro attrazione ardente e fredda come il ghiaccio, finché non si ritrovano inaspettatamente insieme a un matrimonio di destinazione in Australia. Così fanno quello che farebbero due adulti maturi: fingere di essere una coppia.

Alfred Chamberlain era un fotografo di successo, ma ora è squattrinato perchè ha iniziato a eliminare gente dalle sue foto. Soffre inoltre dell'incapacità di appassionarsi a qualcosa. Ma poi Alfred conosce Patsy Newqvist, che decide di presendersi la responsabilità di trasformarlo in "un uomo forte, vitale e sicuro di sé".

Il film "The Producers" parla di un produttore di Broadway ormai in rovina, Max Bialystock (Nathan Lane), a cui un ragioniere timido e spesso isterico, Leopold Bloom, fa capire che, truffando potrebbe fare più soldi con un fallimento che con un grande spettacolo. Quindi i due prendono un pessimo copione, una storia dedicata ad Hitler, un pessimo regista gay, Roger DeBris (Gary Beach) e danno al nazista Franz Liebkind (Will Ferrell), scrittore del copione scelto, il ruolo del Führer per mettere in scena il peggior musical di sempre. Ma il loro attore protagonista si ferisce e il suo ruolo viene interpretato dal regista gay. Quindi il musical appare al pubblico satirico e spiritoso: gli investitori pretendono quindi i loro soldi costringendo Leo alla fuga a Rio de Janeiro con i soldi e la fidanzata Ulla (Uma Thurman) e facendo finire Bialystock in prigione.

L'azione prende le mosse dalla morte di uno dei personaggi più discussi del secondo dopoguerra: Eva Peron, ex attrice e moglie di Juan Domingo Peron, il leader populista che, a più riprese, ha tenuto il potere in Argentina negli anni Quaranta e Cinquanta. Morta nel 1952 a soli 33 anni Evita aveva saputo condizionare in modo incredibile il favore della masse meno abbienti garantendo così il potere al marito.

Billy Bigelow è morto da 15 anni, raccontando all’Amministratore dell’Etere la sua vita gli parla di sua moglie Julie e di suo figlio nato dopo la sua morte avvenuta in seguito alla fuga dopo una rapina andata male. L’Amministratore dell’Etere gli mostra la sua famiglia e così Billy scopre che non ha avuto un figlio ma una figlia, di nome Louise che però – a causa dei trascorsi del padre – viene evitata da tutti. Ottenuto un giorno di permesso per tornare sulla terra, Billy lo passerà al fianco della figlia, ispirandogli una nuova fiducia in modo che anche gli altri siano portati ad aprirsi a lei. Terminata la sua missione egli ritornerà dall’Amministratore dell’Etere per vegliare su Louise dall’alto.