Agli inizi del XVII secolo, il ronin (un samurai senza padrone) Hanshiro Tsugumo, si presenta alle porte della casa Iyi. Chiede che, data sua disgrazia, gli sia concesso un luogo dove commettere suicidio rituale. Con l'intento di dissuaderlo, l'intendente gli narra di un altro ronin, presentatosi qualche tempo prima con la stessa richiesta. Ma un'altra verità si cela dietro la ritualità del samurai...
Nel XVII secolo un samurai vagabondo arriva in un villaggio insanguinato dalla guerra tra due clan e, con machiavellica strategia, diventa l'ago della bilancia mettendo gli uni contro gli altri. Splendido film d'azione in chiave ironica e di ritmo snello, ma anche limpida parabola sulla cupidigia del denaro con risvolti ironici e una lontana parentela con Goldoni (Arlecchino servitore di due padroni). Yojimbo (che significa "guardia del corpo") è il modello su cui Sergio Leone ricalcò Per un pugno di dollari e Walter Hill Ancora vivo. Ma, forse, all'origine di tutto c'è Red Harvest (Piombo e sangue, 1929) di Dashiell Hammett.
Il seguito della "Sfida del samurai" è un buon film, anche se non all'altezza dell'originale. Girato da Kurosawa per sfruttare il successo del precedente, risulta, comunque, un film valido e divertente, nelle corde del Kurosawa più avventuroso.
Il vecchio Saito, conduce il nipotino malato nella clinica di un medico, intento in un trasloco. Lì, una vecchia foto attira la sua attenzione e risveglia i suoi ricordi. Di quel samurai, una volta membro della Shinsengumi come lui, non resta che quella foto sbiadita, ma la sua memoria vive ancora, intensa, nel cuore di coloro che lo hanno conosciuto. Ambientato in un'epoca dove lo scontro tra Shogun e Imperatore dette alla storia una svolta radicale, è un film struggente ed evocativo, denso dei valori che nonostante tutto, il Giappone non vuole dimenticare.
Matsuko è una bambina che ha subito abusi sessuali da parte del padre, e quando la madre lo viene a sapere scatta in lei la gelosia nei confronti della figlia, gelosia che trova il proprio epilogo durante una lite, quando una delle due muore: questa, la trama di un romanzo erotico della scrittrice Taeko, il cui assistente, Yuji, cercherà di scoprire quanta realtà c'è intorno ai fatti romanzati.
Dall'omonimo libro di Gordon A. Prange, è la ricostruzione del 7 dicembre 1941, quando i giapponesi attaccarono la base di Pearl Harbor, raccontata dal punto di vista americano e da quello giapponese.
Hunt Stevenson lavora per un'industria automobilistica che è appena stata acquistata da un gruppo giapponese. Improvvisamente, il posto di Hunt si trova in bilico: l'uomo dovrà scegliere tra l'abbandono del suo lavoro e la sottomissione a un'etica lavorativa apparentemente disumana.
Ai è una ragazza squillo per una agenzia di accompagnatrici di Tokyo. Tramite i suoi occhi, Murakami accompagna lo spettatore in un opprimente labirinto di perdizione cresciuto all'ombra della bubble economy. Uomini d'affari e impiegati frustrati si sfogano nel sesso a pagamento e nel sadomasochismo. La spropositata quanto ansiogena «ricchezza senza dignità» (come la definirà una collega di Ai) accumulata dal Paese, è pronta a rovesciarsi nella rovinosa recessione degli anni novanta. In Italia il film è distribuito da Lucky Red, in una versione accorciata di circa 30 minuti (da 135 a 92 minuti).