Siamo a Cambridge nel 1910; il rapporto tra Clive e Maurice sul piano affettivo è qualcosa di più che semplice amicizia, ma Clive rifiuta di andare oltre il sentimento platonico per paura di uno scandalo. Si sposerà e si darà alla politica; Maurice, invece, dopo mille indecisioni decide di accettare la propria omosessualità.

Ocho, argentino, incontra Javi a Barcellona, fanno sesso e parlano. Scoprono, con grande sorpresa, di essersi già conosciuti 20 anni prima, sempre a Barcellona, in circostanze profondamente diverse.

Una diva hollywoodiana rimane uccisa in un incidente sospetto. Il vedovo inconsolabile organizza allora una strana vacanza sul suo yacht, nella speranza di trovare qualche elemento e di concentrare l'attenzione sui probabili assassini. Risultato: scorrerà altro sangue innocente. Il mestierante Herbert Ross si trova tra le mani un cast di stelle - da Coburn a Mason, dalla Welch alla Cannon - e un plot (scritto, tra gli altri, da Anthony Perkins) che, da un lato si ispira smaccatamente ad Agatha Christie, e dall'altro tenta di evocare gli "intrighi a Hollywood". Ma l'abbondanza regala solo sbadigli.

Kyoto, anni '70 e '80. Figlia di uno scrittore calligrafo (Ogata), Nagiko (Wu), continua il piacere paterno della scrittura sul corpo. A diciotto anni è indotta a sposare il nipote (Mitsubishi) dell'editore (Oida) che pubblica gli scritti del padre in cambio di prestazioni sessuali. Ossessionata da I racconti del cuscino, scritti dalla cortigiana Sei Shonagon nel XI secolo, Nagiko lascia il marito e va a Hong Kong in cerca di amanti disposti a scrivere sul suo corpo. S'innamora, ricambiata, di un traduttore inglese (McGregor) che diventa a sua volta amante dell'editore del padre. Dopo il suo suicidio scopre di esserne incinta e innesca una spirale di mortale vendetta.