Hubert Minel è un ragazzo canadese di sedici anni che vive nella periferia di Montréal con sua madre Chantale, che ha divorziato dal marito e padre di Hubert quando era più giovane. Il ragazzo vede raramente il padre, e questo causa ostilità tra Chantale e suo figlio, che sembra detestare ogni atteggiamento della madre. Un giorno, dopo un’abituale lite tra i due, Hubert finge con la propria insegnante, la signora Cloutier, che sua madre sia morta da tempo.

Nel collegio maschile di un picolo paese arriva Henri, un giovane “pied-noir” che ha il dente avvelenato con i compatrioti che hanno mollato l’Algeria, e che è mal visto dai compagni. Fra questi, ha rapporti con Serge e François. Il fratello di Serge muore nella guerra coloniale, François vive malissimo le sue tendenze omosessuali. Poi c’è Maïté, figlia di un’insegnante e militante comunista...

In seguito alla morte della madre, Duncan, quattordicenne disturbato del Vermont rurale, subisce un notevole tracollo psichico. Incapace a rassegnarsi al lutto, inizia a parlare con la voce della madre e a vestirsi come lei. I suoi coetanei lo emarginano ed Edgar, il padre sessantenne, non riesce a comprendere la sua patologia. Il disagio di Duncan continuerà fino all'incontro con il giovane Perry, fatto oggetto di attenzioni morbose...

Sposa novella (Hunter) parte da Philadelphia per New York in cerca del marito (Jagger) che sembra coinvolto in un omicidio. Ritrova una vecchia fiamma (Mitchum) che le offre ambiguamente aiuto e comprensione.