Alla periferia di Londra vivono due fratelli, Cynthia e Maurice, che non si vedono da parecchio tempo. Cynthia ha con sé la figlia Roxanne e non ha simpatia per Monica, moglie di Maurice. Finalmente questi, che fa il fotografo, rompe gli indugi, va a trovare la sorella e la invita a casa sua per festeggiare tutti insieme il ventunesimo compleanno di Roxanne. Nel frattempo Cynthia viene contattata da Hortense, una ragazza di colore che lavora come ottica e si qualifica come figlia di Cynthia, data in adozione subito dopo la nascita.

Duramente sconfitte a Kasserine, in Tunisia, nel loro primo scontro con l'"Africa Korps" di Rommel, le forze americane si rifanno allorché il comando della VII Armata viene assunto dal generale George S. Patton. Militare di carriera e più ancora di vocazione, fanatico, arrogante e volgare, ma anche abile e valoroso comandante, Patton, dopo aver conquistato la Sicilia, rivaleggiando con Montgomery, subisce un'eclissi temporanea per aver schiaffeggiato come vigliacco un soldato colto da una crisi nervosa. Sbarcati gli alleati in Normandia, viene affidato a Patton il comando della III Armata, con la quale, vinta la cruenta battaglia di Bastogne, e conquistate le Ardenne, si spinge fin nel centro della Germania.

Per liberare un importante ufficiale americano, prigioniero dei nazisti e segregato in un castello in cima alle Alpi, l' esercito inglese manda in missione un gruppo di eroici paracadutisti.

Il governo britannico ha distribuito tra la popolazione opuscoli contenenti norme di comportamento da seguire in caso di conflitto nucleare. Quando, tuttavia, scoppia la guerra, l'onda atomica investe l'intero paese, travolgendo città e dilagando inarrestabile per le campagne. Jim e Hilda Bloggs, una coppia di anziani pensionati di un paese del Sussex, ascoltano per radio l'allarme e fiduciosi che i soccorsi arriveranno in pochi giorni, allestiscono in fretta il loro rifugio anti-atomico applicando coscienziosamente le misure preventive del manuale di sopravvivenza. Chiusi nella loro casa, i due cominciano a morire senza quasi accorgersene.

Ambientato in Sicilia negli anni della II Guerra Mondiale, è la storia della folle passione che un ragazzino, Renato Amoroso, nutre per la donna più bella e desiderata del paese: Malèna. Mentre Renato scopre la sessualità immaginando Malèna, di volta in volta, come la Jane di Tarzan, Cleopatra, la pupa del gangster o la bella dei calendarietti per barbieri, Malèna vive la sua parabola da giovane moglie, poi vedova, a prostituta.

La scoperta della propria omosessualità da parte del timido Jamie (Berry) e del disadattato Ste (Neal), in un ambiente popolare infarcito di pregiudizi sessisti. Debutto cinematografico di una giovane e quotata regista teatrale, che porta sullo schermo un testo di Jonathan Harvey (anche sceneggiatore) già collaudato con successo sulle scene. Il film è forse un po' troppo edulcorato ma le interpretazioni sono ottime (da tutti i punti di vista). Il film, diventato da subito un cult, è rivolto soprattutto ai giovani gay.

Nel 1942 la 6ª Armata tedesca, accerchiata dai russi, sta per crollare a Stalingrado. Per un gesto di insubordinazione un gruppo di soldati rischia la corte marziale e, intanto, è destinato a missioni pericolose. Quando sono costretti a fucilare civili russi, tra cui un bambino, in tre di loro nasce la voglia di disertare. Quello di Vilsmaier _ anche sceneggiatore, scenografo e produttore associato _ è un film contro la guerra, contro quella guerra e contro il modo con cui fu fatta dai tedeschi. Non dice nulla di nuovo, ma lo dice bene, con un robusto mestiere narrativo, in modi attendibili, senza indugi compiaciuti sulla violenza ferina dell'inferno che rappresenta. E con due o tre momenti di dolente drammaticità, tra cui il finale.

Durante la seconda Guerra Mondiale, la piccola isola di Keros, nelle acque della Grecia, è presidiata da duemila soldati inglesi. I tedeschi decidono di attaccarla. Gli alleati vogliono inviare navi di rinforzo ma è un compito arduo, perchè la flotta deve passare davanti all'isola di Navarone, controllata da due micidiali cannoni nazisti.

Oregon 1943. Quasi tutti i giovani sono in guerra e le ragazze cercano di sostituirli in alcuni ruoli indispensabili come per esempio il baseball. Dottie e Kit, sorelle, organizzano una squadra e, contro ogni previsione, la faccenda funziona. Ad allenare c'è un certo Jimmy, preparato ma chiuso e pieno di problemi. Fra una partita e l'altra, un traguardo dopo l'altro, le ragazze vivono la loro vita, si fanno esperienze e si realizzano. Quella stagione rimarrà per tutti indimenticabile. Dopo molti anni il gruppetto si ritrova, alcuni sono nonni, altri non ci sono più. È bello e commovente ricordare quei tempi.

Dall'omonimo libro di Gordon A. Prange, è la ricostruzione del 7 dicembre 1941, quando i giapponesi attaccarono la base di Pearl Harbor, raccontata dal punto di vista americano e da quello giapponese.

Omar è un giovane pakistano a cui lo zio affida la gestione di una lavanderia abbandonata nella periferia londinese. Omar la rimette in sesto aiutato da Johnny (Daniel Day Lewis), un giovane sbandato a cui lo lega una relazione omosessuale. Integrazione razziale, omosessualità, traffico di droga: argomenti scottanti che Frears affronta con approccio realistico, quasi documentario, ma anche con un senso dello humour capace di ammorbidire il quadro davvero desolato della società inglese che ne esce. Realizzato a 16 mm per la Tv, è uno dei migliori risultati del cinema inglese anni Ottanta.

Gran Bretagna, 1944, durante la seconda guerra mondiale. Implacabilmente inseguito da diversi agenti dell'MI5, Henry Faber, una spietata spia tedesca in possesso di informazioni vitali sul D-Day, si rifugia su Storm Island, una terra inospitale e poco abitata al largo della costa settentrionale della Scozia.

Damien Thorn (Sam Neill), l’Anticristo, ha proseguito nella sua carriera, diventando ambasciatore americano a Londra e puntando a successi ancora più importanti (è anche a capo di una potente multinazionale). Per il momento, poiché ritiene che stia per nascere un nuovo Redentore, Damien si dedica a progettare una nuova strage degli innocenti in modo di stroncarne la possibilità. Ma non ha fatto i conti con sette monaci italiani (capitanati da Rossano Brazzi), che si mettono in viaggio per contrastare il Male. Seguito de La maledizione di Damien, ha il pregio di proseguire la storia dell’Anticristo e il difetto di non trovare un modo avvincente per farlo. Fiacco, fiacchissimo. Sam Neill si dà da fare per rendere malignamente attraente il suo Damien, ma il contesto in cui si muove è risaputo e pieno del vetusto armamentario dell’horror “religioso”.