Un gruppo musicale arriva in Israele, ai nostri tempi, per mettere in scena un'opera rock ispirata ai fatti del Vangelo. Sugli sfondi veri dove gli eventi si sono svolti, gli attori raccontano a modo loro, cantando e ballando, gli ultimi giorni di Gesú Cristo fino alla crocifissione. I principali episodi evangelici della Passione di Cristo sono: l'entrata trionfale in Gerusalemme, la cacciata dei profanatori dal tempio, la congiura dei Sommi Sacerdoti, l'ultima cena, il tradimento di Giuda, lo spergiuro di Pietro, il Signore giudicato presso il Sinedrio, Pilato condotto davanti a Erode, la Crocifissione.

L'ex sergente maggiore Galoup (Lavant), oggi espulso dall'esercito, ricorda la sua esperienza nel deserto, in un avamposto della Legione francese. Le sue memorie rispecchiano un complesso intreccio di rapporti tra i legionari, in particolare il misto di gelosia, attrazione e conflitto verso il soldato Sentain (Colin).

Giovane bibliotecaria è lanciata come modella grazie a un fotografo di moda, di lei innamorato, che deve staccarla da un rivale, filosofo "enfaticalista". Quasi un canto del cigno, o un passo d'addio del grande F. Astaire, non lontano dai 60 anni ma ancor agile di gambe. Squisita messa in scena, sostenuta da una fotografia che ebbe la supervisione del celebre Richard Avedon e da una A. Hepburn vestita da Givenchy. Le canzoni di George e Ira Gershwin completano il bilancio al cui passivo vanno la storia troppo zuccherosa e i dialoghi senza sale.

Un giovane ragazzo irlandese di nome Keegan e una ragazza spagnola di nome Moya viaggiano nel magico mondo del Megaloceros Giganteus che insegna loro ad apprezzare Riverdance come una celebrazione della vita. Basato sul fenomeno dello spettacolo teatrale con lo stesso nome e caratterizzato dalla musica multi-platino vincitrice del Grammy Award di Bill Whelan.

Il viaggio introspettivo di un ribelle e della sua gang di strada mentre cercano di venire a patti con loro stessi e con il mondo che li circonda.