Nel 1738, a Parigi, in condizioni disagiate, nasce Jean-Baptiste Grenouille. Fin da bambino, dotato di un olfatto molto sviluppato, Jean-Baptiste va alla ricerca di tutti gli odori del mondo. Una volta cresciuto, lavora nel negozio del profumiere Baldini, dove apprende tutti i segreti delle spezie e delle essenze. La sua ossessione, però, rimane quella di riuscire a distillare e conservare il profumo delle donne. Questo incubo lo farà diventare un assassino.

Secondo film di Buñuel dopo Un chien andalou dell'anno precedente, col quale costituisce il vero e proprio manifesto del surrealismo cinematografico (alla sceneggiatura collaborò Salvador Dalì, fra gli interpreti figura Max Ernst). Nei sessanta minuti di proiezione non assistiamo allo svolgersi di una trama ben definita ma, come al solito nei film del regista spagnolo, al susseguirsi di personaggi e di situazioni canonici, in una critica serrata e corrosiva al clericalismo, all'autoritarismo e alla repressione sessuale.

Emanuelle, famosa fotoreporter di un periodico per soli uomini, smaschera un santone che dice di poter avere coiti infiniti. Naturalmente sperimenta di persona le sue doti. Quindi si reca in diverse città per smascherare l'organizzazione internazionale della tratta delle bianche. Sgominata la gang si trasferisce a New York, dove fa scoppiare uno scandalo che travolge importanti personaggi implicati in episodi di violenza carnale.

Gli abitanti di Harford Road sono per metà puritani e per metà maniaci sessuali che hanno sviluppato le loro ossessioni a seguito di un forte colpo in testa. Un giorno la puritana Sylvia Stickles viene colpita alla testa da una vettura di passaggio. Subito dopo incontra il meccanico Ray-Ray Perkins, uno dei maniaci sessuali, che la inizia a un mondo di piaceri a lei sconosciuti. Ray-Ray è anche il capo di una setta in cerca dell'"atto sessuale definitivo". Per una serie di assurde coincidenze, l'intera popolazione di Harford Road diviene una comunità di maniaci del sesso e Ray-Ray si trasforma in un bizzarro messia sessuale.

Emanuelle è una fotoreporter che lavora per un giornale scandalistico. Il suo direttore la manda in giro per il mondo in cerca di scoop. Ritornata a New York, riesce a entrare a fare parte dell'harem della villa del miliardario Van Darren, per un servizio di rara importanza. Il colpo fotografico riesce e, dopo gli elogi del suo direttore, Emanuelle viene invitata a Venezia, nel palazzo di un duca, amico di Van Darren che l'ha aiutata a fuggire dalla villa, dove fotografa una festa molto particolare durante la quale a ognuno degli invitati viene offerta una fetta di torta: chi vi troverà un confetto d'oro riceverà un premio speciale.

Alcuni ragazzi in cerca di emozioni forti decidono di passare una notte in una vecchia casa abbandonata ma il destino vuole che questa residenza sia realmente infestata dagli spettri. I fantasmi sono di un gruppo di nazisti morti nello stesso luogo cinquant’anni prima.