In questo film Sakuta scoprirà finalmente la verità su Shōko Makinohara, la misteriosa ragazza che anni prima lo aiutò a sopportare le primissime conseguenze della "shishunki shōkōgun" e che, anni dopo, ha rincontrato sotto le vesti di ragazzina, che però non ricorda nulla di lui.

Makoto Konno è una liceale incerta sul proprio futuro, sia per quel che riguarda le questioni scolastiche, sia per quelle di cuore. Le cose cambiano quando, mentre si trova coinvolta in un incidente che probabilmente le sarà fatale, si ritrova trasportata indietro nel tempo. Makoto è infatti in grado di spostarsi sulla linea temporale e usa questo dono per risolvere questioni inizialmente ordinarie, scoprendone però sorprendenti effetti collaterali. Ma basta viaggiare nel tempo per coronare una storia d'amore?

Gabe (Josh Hutcherson), un ragazzino di 10 anni, vive a Manhattan ed è sempre stato interessato al basket e ai videogiochi. Suo padre (Bradley Whitford) vorrebbe farlo diventare una stella del calcio piazzato, ma il bambino decide di iscriversi a un corso di karate. Al corso di karate ritrova Rosemary (Charlie Ray), una sua compagna di scuola di 11 anni che conosce dai tempi dell'asilo nido. Lei appartiene alla classe alta e i genitori sono i produttori di una serie televisiva che va in onda tutti i pomeriggi. Lui invece vive una situazione di crisi: i genitori stanno per divorziare. I due ragazzi si iniziano a frequentare perché lei gli dà delle "ripetizioni" di karate, ma col tempo Gabe si innamora di Rosemary.

In un liceo americano dove vige una rigida gerarchia sociale, si svolge la storia di Watts, una ragazza dal fare un po' mascolino, migliore amica di Keith Nelson, meccanico e sensibile artista che perde la testa per la bella e ricca Amanda Jones, una delle ragazze più popolari della scuola. Questo porta Watts a rendersi conto di provare qualcosa di molto di più di una vera amicizia e a tentare di proteggerlo dalla vendetta di Jenns Hardy, ex fidanzato di Amanda.

Poppy Moore (Emma Roberts) è una sedicenne californiana ricca ed esageratamente viziata, orfana di madre. Il giorno in cui la fidanzata del padre deve trasferirsi nella loro casa, lei va oltre ogni limite, invita tutti gli amici nella villa ed organizza un party, buttando in mare i vestiti della matrigna. Il padre, allora, mette in atto l'idea che aveva in mente già da tempo per mettere in riga la figlia: la manda infatti nel collegio inglese Abbey Mount School, una scuola dalle rigide regole la quale Poppy ovviamente non ha la benché minima intenzione di frequentare. Ma alla fine è costretta ad andarci.

La storia inizia con il sogno di Ha-Young, studentessa delle superiori, nel quale è una principessa in attesa del suo principe. Proprio quel giorno, uno di quei giorni in cui va tutto storto, incontra Hyung-Joon, uno studente universitario, alla guida della sua costosa Lexus430. La macchina va a sbattere in un muro e si graffia il paraurti. Ha-Young scappa dalla scena lasciandosi alle spalle un furioso Hyung-Joon. Ma Hyung-Joon non si da per vinto e decide di far pagare a lei la riparazione. Ha-Young non ha soldi, perciò i due raggiungono un accordo: Ha-Young sarà la schiava di Hyung-Joon per 100 giorni. Gli pulirà la casa e la macchina, porterà le sue borse delle shopping, etc... un vero incubo, finche Ha-Young non scoprirà che Hyung-Joon ha mentito sul prezzo della riparazione, e da quel momento inizierà la sua vendetta.

Costretto a dimettersi con cinque commilitoni, il maresciallo Cruchot non sa rassegnarsi alla vita di pensionato. I sei capitano in un campo di hippy, poi si mettono alla ricerca di ragazzi scomparsi...

Sei ragazzini all'ultimo anno di high school decidono di organizzare un piano e di sottrarre le risposte per il test di ammissione all'università; ognuno di loro è convinto che questo sia l'unico modo per non disattendere le aspettative proprie o dei genitori. La più emancipata del gruppo è Francesca, che si aggrega alla banda per puro divertimento ma alla fine spiana agli altri la strada per portare a termine il colpo. Presto tutti si renderanno conto del fatto che gli sforzi fatti per raggiungere un obiettivo gratificano tanto quanto il raggiungimento dell'obiettivo stesso.