Nella stanza di una decadente pensione di Parigi, Oscar Wilde trascorre gli ultimi giorni della sua vita e come in un vivido sogno i ricordi del suo passato riaffiorano, trasportandolo in altre epoche e in altri luoghi. Non era lui un tempo l’uomo più famoso di Londra? L’artista idolatrato da quella società che l’ha poi crocifisso? Oggi Wilde è un uomo malato, che ripensa con malinconia alle passioni che l’hanno travolto e con tenerezza al suo incessante bisogno di amare incondizionatamente. Rivive la sua fatale relazione con Lord Alfred Douglas e le sue fughe attraverso l’Europa, ma anche il grande rimorso nei confronti della moglie Constance per aver gettato lei e i loro figli nello scandalo. Ad accompagnarlo in questo ultimo viaggio solo l’amore e la dedizione di Robbie Ross, che gli resta accanto fino alla fine nel vano tentativo di salvarlo da se stesso e l’affetto del suo più caro amico Reggie Turner.

Eliot Deacon è un impresario di pompe funebri efficientissimo nel suo lavoro. Anna Taylor, invece, un'insegnante che da tempo non riesce più a dialogare con il fidanzato Paul. Dopo una lite furiosa tra i due, la giovane donna si sveglia sul lettino dell'agenzia funebre di Eliot, intento a preparare il suo corpo per il funerale. Col dono di parlare ai morti non ancora giunti oltre la soglia, l'uomo le spiega che è stata portata lì in seguito ad un incidente automobilistico in cui ha perso la vita: benché si senta viva, infatti, quella che sta attraversando è solo una fase di transizione verso l'aldilà. Intanto Paul nutre qualche dubbio su una morte di cui si sente diretto responsabile.

Muriel Bayen, un'estetista divorziata e madre di due figli, ama raccontare storie. Ha dedicato la sua vita a idolatrare la pop star Vincent Lacroix, di cui lei è una grande fan. Un giorno Vincent bussa alla sua porta e le chiede il suo aiuto.