Nel 1944, Julien Dandieu opera come chirurgo nell'ospedale di Montauban, in Francia. È un pacifista convinto e aiuta i partigiani curandoli di nascosto. Preoccupato e spaventato per l'arrivo del esercito tedesco, chiede al suo amico Francois di condurre le moglie e la figlia nella sua dimora di campagna, un antico castello. Quando una settimana dopo decide di raggiungerle, i tedeschi hanno però già occupato l'intera zona e massacrato tutti, comprese la moglie e la figlia. Julien decide così di passare all'azione e di vendicarsi.

Tre mesi sono passati dallo sbarco in Normandia. Il comando alleato cerca di affrettare la fine della guerra con l'operazione "Market-Garden": 35.000 paracadutisti vengono lanciati in Olanda per impadronirsi di diversi ponti sulla Mosa, sul Waal e sul Reno. Dovranno poi tenerli fino all'arrivo delle truppe corazzate. Le cose non vanno però come il comando si aspettava: il ponte di Arnhem non cade nelle mani degli alleati e si trasforma in una trappola per i paracadutisti inglesi.

Nel 1942 una famiglia di ebrei olandesi si nasconde in una casa di Amsterdam e si rinchiude nella soffitta insieme ad alcuni amici. Nonostante le durissime condizioni di vita, la piccola Anna riesce ad avere momenti di spensieratezza e affida alle pagine del suo diario i suoi pensieri. Ma un brutto giorno i Frank sono arrestati e deportati in un campo di concentramento.

Verso la fine della seconda guerra mondiale, il generale Dietrich von Choltitz riceve l'ordine di bruciare Parigi se divenisse chiaro che gli alleati stessero per invadere, o se non si potesse mantenere il controllo della città. Dopo molte riflessioni, Choltitz decide di ignorare i suoi ordini, facendo infuriare i tedeschi e dando speranza a varie fazioni di resistenza che la città venisse liberata. Choltitz, insieme al diplomatico svedese Raoul Nordling, aiuta un leader della resistenza a organizzare le sue forze.

Durante l'avanzata nazista in Francia, un gruppo di profughi fugge in treno dai confini del Belgio verso il Sud. Lungo il viaggio, funestato da incursioni aeree, Julien conosce Anna, una ebrea tedesca sfuggita ai campi di sterminio.

Leone Trotsky, è stato esiliato ad Alma Ati in Kazahistan, da dove è poi riparato in Messico. Qui, assistito dalla moglie, pensa e scrive. Un giorno, è stato ucciso con una picozza con la quale Mercader gli ha sfondato il cranio. Non si sa perché e non si saprà mai. Chiaro che in mano a Losey un film del genere non può non funzionare.