Le tre sorelle Jordan e le loro delusioni. Joy è alla ricerca della felicità e per questo lascia il suo compagno e il lavoro. Crede di avere finalmente soddisfatto le sue aspirazioni quando incontra Vlad, un tassista russo emigrato che però la deruba. Trish è sposata con Bill, uno psichiatra di cui non conosce le tendenze pedofile. Helen è invece una scrittrice di successo in crisi di identità. Accetta la corte pressante di un timido, per poi lasciarlo a consolarsi con una vicina di casa. Anche i genitori delle tre sono in procinto di separarsi. Film volutamente "in nero" che non ha potuto partecipare al Sundance per la sua "sgradevolezza", ma che non ha nulla di corrivo. È un ritratto "morale" al vetriolo di una società che non sa più neppure cosa sia la moralità. È un film che disturba, perché mostra ciò che non si dovrebbe mostrare (lo sperma) e nasconde ciò che invece è divenuto "normale" vedere: l'omicidio ad esempio.

Trevor è un ragazzino generoso che prende le cose sul serio. E seriamente decide di cambiare il mondo, prendendo spunto da un compito in classe. Decide di fare tre buone azioni ad altrettante persone che a loro volta devono ricambiare ad altre tre persone che poi lo ricambieranno ad altre persone, e così via.

Da poco arruolato e in partenza per il Vietnam, Claude dell'Oklahoma arriva a New York e in Central Park incontra un gruppo di hippy che stanno bruciando le loro cartoline di precetto. Incuriosito, li segue ed è coinvolto in incidenti con la polizia. George, capo dei manifestanti, è scambiato per lui e spedito in guerra dove muore. Dal musical (1967) di Gerome Ragni, James Rado (libretto) e Galt MacDermot (musica), definito “America's first tribal love-rock musical”. Precedette Oh Calcutta (1969), Jesus Christ Superstar (1971), The Rocky Horror Show (1973). È un film di regista, non di coreografo (Twyla Tarp): il suo ritmo non è scandito dai numeri musicali, ma dal montaggio che costruisce i balletti. Diretto dal cèco Forman, da due anni naturalizzato americano, ha un tono disincantato più che raffreddato: sintesi storicizzata dei ribollenti anni '60, celebrati come l'Era dell'Acquario e della contestazione giovanile

Negli anni '60 in Cecoslovacchia un giovane neurochirurgo edonista e seduttore si trova coinvolto negli avvenimenti politici del suo paese (la "primavera di Praga" e la sua repressione da parte sovietica), emigra a Ginevra e ritorna in patria.

L'imprenditore Castella ha una vita non particolarmente brillante e la sua è la cultura televisiva che impera nella borghesia dei nostri giorni. Una sera però rimane colpito da una rappresentazione teatrale di Berenice e si innamora del testo e dell'attrice che ne è protagonista. Entra nel giro di attori e registi non accorgendosi di quanto questi stiano prendendo in giro la sua mancanza di cultura. Intorno a lui ruotano personaggi alla ricerca di un senso nella vita e nei sentimenti. Agnés Jaoui ha diretto con mano ferma un film che è frutto di un lavoro attento sui personaggi e di un'orchestrazione davvero magistrale per un'opera prima.

Mentre al 'Lincoln Airport' di Chicago i tecnici cercano di sbloccare un aereo incagliatosi dopo un'abbondante nevicata, su una delle poche piste agibili, un Boeing della 'Trans Global Airlines' parte per Roma. Quando l'aereo è in vista dell'oceano, a terra si scopre che a bordo c'è un dinamitardo deciso a far saltare l'aereo perchè la moglie possa riscuotere un'assicurazione sulla sua vita. Ricevuta la notizia, il comandante Vernon cerca prima di disarmare l'uomo, poi di convincerlo a rinunciare al suo proposito.

Lo Sceriffo Alan Pangborn è sconcertato: nella tranquilla cittadina di Castle Rock stanno avvenendo episodi di follia. Improvvisamente, amici carissimi, litigano e si fanno pesanti cattiverie. Pangborn non capisce il perché. Sembra esserci un nesso tra questi inquietanti eventi e l'apertura di un negozio di antiquariato nella cittadina. Benché l'antiquario, Leland Gaunt, sembri allo sceriffo un tipo strano e sfuggente, gli abitanti di Castle Rock ne sono entusiasti.

Autumn in New York è una storia d'amore di quelle che si presentano una sola volta nella vita e che dura il breve tempo di una stagione. L'unione di un uomo maturo che non crede nell'eternità (Richard Gere) con una donna più giovane che ha un solo momento da donare (Winona Ryder), dà vita ad una storia intensa sui rischi che si corrono quando si vive e si ama davvero.

Amiche da quando avevano sei anni, oggi, all'età di 17, Kati e Steffi stanno facendo conoscenza con i travagli tipici di ogni adolescente che sta per diventare adulto. Kati ha problemi seri con i genitori, abbastanza conservatori, che vorrebbero vederla sempre vestita come una suora; l'esatto contrario della famiglia di Steffi, in apparenza liberale e armoniosa. Un giorno, però, il mondo delle due amiche cambia per sempre. All'interno di un locale, scoprono infatti il padre di Steffi in atteggiamenti compromettenti con un'altra donna. Per la giovane il colpo è talmente forte che non può far altro che cominciare a meditare vendetta. Kati fa del tutto per aiutarla, ma ad un certo punto comincia a non essere più in grado di gestire la confusione orchestrata da Steffi

Nana (Jennifer Connelly) e suo figlio Ivan (Cillian Murphy) si sono ritrovati divisi da un incidente che ha segnato il loro passato. Mentre Nana è divenuta una rinomata artista e guaritrice, Ivan è diventato un falconiere e ha addosso i segni di una doppia assenza. Ressemore (Mélanie Laurent), una giovane giornalista, li porterà ad incontrarsi in una faccia a faccia che mette in questione il senso della vita e l'arte.

Paul, ragazzo di una piccola città di provincia, vince una borsa di studio a New York. Nella folla di studenti alla moda della Grande Mela si sente subito a disagio. Come se non bastasse, Dora - la ragazza dei suoi sogni - ha occhi solo per il professore...