Durante la Prima Guerra Mondiale, per uno stupido puntiglio, un generale francese ordina un attacco a una postazione tedesca praticamente inespugnabile. Il colonnello Dax, ufficiale coraggioso e onesto, capisce la follia dell'ordine e cerca di evitare la carneficina, ma, di fronte all'ottusità dei suoi superiori, è costretto a eseguire i comandi. L'assalto, naturalmente, fallisce, ma non è tutto: il tronfio generale fa fucilare tre soldati per vigliaccheria.
La storia di Freddie Mercury, icona musicale che ha contribuito a scardinare i pregiudizi e la vergogna legati alla malattia che lo ha ucciso. Il documentario racconta l’ultima fase della vita del cantante, per la precisione gli anni dal 1987 al 1991, quando ha dovuto fare i conti con l’AIDS. Attraverso interviste inedite ad amici e persone vicine al cantante durante quel periodo, tra cui Brian May e Roger Taylor, la sorella di Freddie Kashmira Bulsara, i suoi amici Anita Dobson e David Wigg e il suo collaboratore Peter Freestone, il documentario non solo racconta quegli ultimi 5 anni di vita del cantante ma anche come il concerto tributo al Wembley Stadium organizzato dai Queen il 20 aprile 1992, pochi mesi dopo la morte di Freddie, che ha contribuito a cambiare l’opinione della società su una malattia considerata, fino a quel momento, uno stigma di cui vergognarsi.
Nel 1961, l'aereo del segretario generale delle Nazioni Unite Dag Hammarskjöld si schianta misteriosamente, uccidendo Hammarskjöld e la maggior parte dell'equipaggio. Dopo oltre cinquanta anni, il regista Mads Brügger e l'investigatore privato Göran Björkdahl cercano di risolvere il caso. Mentre indagano, scoprono un crimine peggiore dell'uccisione del segretario generale delle Nazioni Unite.