Fernanda Pivano ha poco piú di vent'anni quando viene incarcerata dai nazisti per aver tradotto Addio alle armi. Appena finita la guerra Ernest Hemingway la invita a Cortina e poi in America. Comincia cosi' una lunga vita di passione e tensione letteraria: dopo Hemingway Fernanda Pivano, scopre e traduce Kerouac, Corso, Ferlinghetti, Burroughs, Allen Ginsberg. Una vita consumata in quasi sessanta anni di viaggi, tra incontri, furiose giornate di lavoro accanto ai "mostri" della letteratura americana e notti scriteriate, tra Parigi, New York, San Francisco, Calcutta. L'ultimo viaggio di Fernanda che torna in America a ritrovare i suoi amici e i suoi luoghi. Molti, come Ginsberg, Kerouac e come Ernest Hemingway, di cui lei visita la tomba per la prima volta, non ci sono piu', qualcuno ha resistito come Lawrence Ferlinghetti, qualcuno si e' aggiunto come Jay McInerney, Barry Gifford, Bret Easton Ellis, scrittori delle nuove generazioni per cui Fernanda e' diventata un mito.

L'ossessione di David Lynch per Il mago di Oz, raccontata dal documentarista Alexandre O. Philippe attraverso l'analisi degli elementi che della favola si possono rintracciare in ciascun film del regista americano; a tutto ciò si aggiungono le impressioni e le riflessioni di critici, scrittori, registi e collaboratori di Lynch che partono dall'analisi dei film per allargarsi a una più ampia analisi sulla natura della creatività.

Reinterpretazione del classico Vertigo di Alfred Hitchcock ricostruito utilizzando filmati di vecchi film e programmi televisivi girati nella zona di San Francisco.