Touching the void, documentario di Kevin MacDonald, racconta di un'impresa drammatica, compiuta da Simon Yates e Joe Simpson (autore de La morte sospesa, il bestseller da cui è tratto il film), due alpinisti, che hanno conquistato, nel 1985, la vetta del Siula Grande sulle Ande peruviane. Simon e Joe, sono amici, e appassionati di scalate. L'ascesa al picco sembra una passeggiata, tutto fila liscio, solo qualche problema dovuto agli agenti atmosferici. Nella discesa, però, Joe scivola e si rompe la gamba. La situazione è critica, e nella mente dei due passano mille pensieri. Salvarsi da solo e abbandonare il compagno o fare di tutto per salvarlo da morte certa? Improvvisamente una corda si rompe, e Joe precipita in un crepaccio. Solo un miracolo potrà salvarlo.

Girato in Spagna, Francia, California, Venezuela, Grecia, Utah e Maiorca il film raccoglie le salite più audaci e i progetti più ambiziosi di Chris Sharma. Si descrive lo stile di vita nomade e affascinante di questo climber professionista, cittadino del mondo in costante movimento e continua ricerca di nuove sfide. Insieme a Sharma incontriamo altri grandissimi fuoriclasse dell’arrampicata, come Dani Andrada, Dave Graham, Ethan Pringle, Melissa Lacasse e Jibe Tribou. Il film li segue mentre attraversano il mondo in cerca di nuove imprese e delle salite più impressionanti capaci di ispirarli. Ma soprattutto ci racconta la vita di Sharma, delle sue motivazioni e della forza che lo spinge a essere tra i migliori al mondo in questo stimolante ma impegnativo sport.

La straordinaria vicenda umana di Diego Armando Maradona, gigante del calcio e (scellerata) vittima di se stesso, del successo, della droga e del sistema. Ma capace di risorgere più di una volta dalle proprie ceneri.

Jerome è un maestro di karate a Dar Es Salaam in Tanzania. Rimasto orfano, è sopravvissuto nella spietata periferia della città africana grazie agli insegnamenti e alla disciplina del karate e tutti lo conoscono come Black Samurai. Il suo Dojo è un punto di riferimento per molti ragazzi, soprattutto per Zungu di 16 anni ripudiato dal padre perché albino. Nell'Africa sub-sahariana infatti molti credono che gli albini siano portatori di sventura e vivono in uno stato di costante pericolo, minacciati da uomini pronti a mutilarli per realizzare amuleti con le loro ossa.