Inizi del secolo. Nel villaggio ucraino di Anatevka vive una piccola e povera comunità ebraica, pacificamente tollerata dalla maggioranza cristiana degli abitanti. Un uomo e sua moglie sognano, per le loro figliole, dei buoni partiti; ma queste infine sposano uomini che non soddisfano nè le aspettative del genitore, nè le tradizioni della comunità. L'uomo e la sua famiglia - perseguitati perchè sono ebrei - vengono costretti a emigrare in America. Prima di partire, l'umanità dell'uomo prevale ancora: augura a una sua figlia e al marito cristiano - che per solidarietà emigrerà anch'egli - la benedizione di Dio. Il titolo fa riferimento a un detto ebraico: il musicista costretto a suonare in condizioni impossibili (su un tetto) è come l'ebreo costretto a vivere sul filo del rasoio. Il film di Jewison è tratto dal fortunato musical di Jospeh Stein, a sua volta ispirato ai racconti di Scholem Alecheim.

Bianca e Katarina sono due ragazze il cui padre (ostetrico che ha visto troppe gravidanze indesiderate passare sotto i suoi occhi) impedisce loro di uscire con i coetanei. Se questo alla rude Kat non dispiace per nulla pesa invece molto a Bianca. Soprattutto quando arriva in città Cameron James che si innamora di lei immediatamente ricambiato. Considerato che ora il padre ha imposto un nuovo vincolo (Bianca potrà uscire con un ragazzo solo dopo che Kat lo avrà fatto) bisogna mettere in atto un piano perché qualcuno sia disposto a corteggiarla e perché lei ceda.

Nel 1949, una scrittrice newyorkese, Helene Hanff, entra in corrispondenza con Frank Doel, libraio londinese specializzato in libri classici di seconda mano. Per lettera tra i due cresce un'amicizia profonda. Lui è sposato e Helene diventa amica della famiglia senza mai conoscerne i componenti. Soltanto nel 1969 va a Londra, dopo che Frank è morto e trova solo il negozio abbandonato.

Costretto a lasciare la parrocchia per comportamento indegno, un prete si mette a lavorare come guida turistica. Mentre sta conducendo attraverso il Messico un gruppo di insegnanti viene concupito da Carlotta una giovanissima ragazza che fa parte del gruppo. Su di lei vigila Miss Fellowes, una delle insegnanti, che dimostra nei confronti della sua protetta un ambiguo attaccamento.

Il re dell'arretrato stato di Siam sa bene che è necessario che il suo paese si apra al diffondersi della civiltà occidentale. Per questo decide di affidare l'educazione dei suoi figli ad Anna Lenowens, una vedova che cerca nuova vita in Oriente. Nonostante la differenza di carattere, il re e Anna finiscono per apprezzarsi al punto che la donna diventa consigliera del sovrano e intermediaria nei rapporti con le nazioni straniere.

Annie, vivacissima orfanella, vive in un orfanotrofio con altre sue amichette agli ordini della signorina direttrice, beona e spasimante per gli uomini nonostante la non più verde età. Le bambine cantano e ballano con gaiezza indiavolata e fanno impazzire la responsabile della loro custodia. Un bel giorno capita nell'istituto la signorina Grace, segretaria del signor Warbucks, magnate dell'industria americana, per invitare a palazzo un'orfanella come ospite per una settimana.

Le vie della città sono disseminate di cadaveri. La città per cui si aggira disperata Antigone è grande e moderna. I cadaveri sono quelli dei ribelli e devono restare lì, all'aria aperta, per ordine delle autorità cittadine, come monito per scoraggiare altre insurrezioni. Solo Antigone sembra accorgersi dell'assurdità della situazione e comincia a seppellire i cadaveri. Anche lei verrà uccisa. Versione moderna e un po' semplicistica della tragedia di Sofocle. La borghese Antigone scopre la disumanità del potere e si ribella. Insomma un film tipico dei suoi tempi. Le sequenze delle strade di Milano piene di cadaveri conservano però una loro suggestione.