Inghilterra, 1837. La giovane principessa Vittoria, appena 17enne, si ritrova al centro della lotta dinastica per decidere chi sarà l'erede al trono d'Inghilterra. Suo zio, Re William, sta per morire e lei è la sua discendente diretta. L'unica persona a cercare di isolarla è sua madre, la duchessa del Kent. Quando arriva a farle visita suo cugino Alberto, figlio di Re Leopoldo del Belgio, Vittoria sa benissimo che il giovane presto o tardi chiederà la sua mano per assecondare la Ragion di Stato. Ma quanto lei è annoiata dalle bassezze di corte, tanto lui è stanco di essere manipolato e i due ragazzi diventano amici. Prima di ripartire, Alberto chiede a Vittoria il permesso di scriverle ma, nonostante le spinte di suo padre, decide di non tornare a trovarla finché lei non lo avrà invitato a Londra. Quando il Re muore, Vittoria viene incoronata Regina d'Inghilterra e il suo primo decreto consisterà nell'allontanare sua madre dal palazzo e nominare Lord Melbourne come suo consigliere.

Il film racconta romanzandola la vita del grande pittore Jang Seung-up nato nel 1843 e scomparso senza lasciare tracce nel 1897.

Sulla costa del Mar Baltico, dove il nord della Germania incontra la Polonia, gli amici Felix e Leon si rifugiano per qualche giorno nella casa della famiglia del primo. L'idea è di dedicarsi al lavoro, un progetto fotografico per Felix e gli ultimi ritocchi a un romanzo per Leon, ma la quiete in casa è turbata da Nadja, presenza sfuggente percepita attraverso gli incontri amorosi e notturni, il cibo sulla tavola e la silhouette in bicicletta. Mentre il caldo inaridisce l'aria e gli incendi mangiano l'entroterra, Leon fatica ad accettare la leggerezza che lo circonda e si ritrova sempre più chiuso nella sua mente

Bronson è basato sulla vita di uno dei più famosi criminali inglesi, Michael Gordon Peterson. Nel 1974, a 19 anni, Peterson era un teppistello che per farsi un nome, tentò di rapinare un ufficio postale con un fucile a canne mozze. Arrestato, fu condannato a sette anni di carcere: ma in prigione, ossessionato dall'idea di diventare famoso, iniziò ad attaccare con violenza gli altri detenuti e i secondini, ottenendo così prolungamenti di pena che lo fanno rimanere in prigione ancora oggi. 34 anni passati dietro le sbarre, 30 dei quali in isolamento: nel corso di questi 34 anni, Michael Gordon Peterson ha assunto il "nome d'arte" di Charles Bronson.

Tornato dal Messico nel quale aveva seguito con i suoi brillanti reportages, la rivoluzione di Pancho Villa, John Reed si innamora di Louise, e fugge con lei a New York. Scoppiata la prima guerra mondiale, i due si ritrovano a Pietroburgo, dove diventano testimoni della rivoluzione d'ottobre. Tornati in patria Louise si sente trascurata dall'impegno politico di John che, ritornato in Russia, vi morirà, non prima di essere riuscito a riabbracciare Louise che là lo ha raggiunto.