Rita, un avvocato sottovalutato che lavora per un grande studio legale più interessato a far uscire di prigione i criminali che a consegnarli alla giustizia, viene assunta dal leader di un'organizzazione criminale.

Il Conte Guido Carani è l'unico figlio di una ricca famiglia proprietaria di una cava di marmo a Carrara. Il padre è morto da molti anni, pertanto è la madre che si occupa di gestire l'impresa insieme ad Anselmo, un amministratore senza scrupoli che si arricchisce sfruttando i lavoratori. Guido è innamorato, ricambiato, di Luisa Fanti, la figlia di Bernardo, l'anziano e malato guardiano della cava, suo dipendente, che muore poco dopo. La contessa madre, però, si oppone a questa relazione, preferendo per il figlio una donna di più alto rango. Con la scusa di fargli acquistare nuovi macchinari per rendere più efficiente l'attività lo convince a recarsi a Londra..

Derubati dei loro averi, Stanlio e Ollio decidono di darsi al brigantaggio. Incontrano Fra Diavolo, il peggior bandito di tutti i tempi, e rischiano di venire impiccati dal brigante.

Un diciassettenne si reca da Londra sulle Alpi austriache per frequentare il leggendario collegio di Mozart. Lì scopre un passaggio dimenticato da secoli nel fantastico mondo de "Il flauto magico" di Mozart.

Il film consta di alcune scene tratte dal primo atto dell'omonima opera di Gounod

I figli di nessuno è un film muto del 1921, diretto, interpretato e sceneggiato da Ubaldo Maria Del Colle, tratto dall'omonimo dramma teatrale di Ruggero Rindi e Vittorio Salvoni.