Vesuvio, fine '800. La pastaia Francesca sposa per amore il principe Giordano Montorsi, con il quale ha nove figli. Quando la piccola Nanà si ammala, la giovane fa voto di adottare un'orfana in cambio della sua guarigione. Visto che la figlia sopravvive, la donna accoglie in famiglia la piccola Nunziatina che, incredibilmente, le assomiglia più di tutta la prole naturale. Per questo le rivela i segreti della produzione della pasta, designandola sua erede nella conduzione dell'azienda. Qualche anno dopo, i Montorsi navigano in cattive acque sia dal punto di vista affettivo che finanziario. Per rimediare, decidono di far sposare il primogenito, Federico, con la figlia di un ricco armatore. Peccato che nel frattempo il bel giovane si sia innamorato proprio della sorellastra Nunziata...

Sola in una località di mare, Leda osserva ossessivamente una giovane madre e la figlia in spiaggia. Turbata dalla complicità del loro rapporto (e dalla loro famiglia, chiassosa e sinistra), Leda è sopraffatta dai ricordi legati allo sgomento, allo smarrimento e all’intensità della propria maternità. Un gesto impulsivo catapulta Leda nello strano e minaccioso universo della sua stessa mente, in cui è costretta a fare i conti con le scelte anticonformiste fatte quando era una giovane madre e con le loro conseguenze.