Una band che si è sciolta nel 1977 per droghe e litigi. Vent'anni dopo il tastierista e l'assistente cercano di rimettere insieme il gruppo. Ognuno è coinvolto nella propria deriva esistenziale e spera di tornare agli antichi splendori. Un buon cast tra commedia, nostalgia e autoironia.

April Burns invita la sua famiglia per la Festa del Ringraziamento a casa sua a New York. Durante il viaggio, i genitori discutono, l'altra figlia ricorda i fallimenti della sorella, la nonna a malapena ricorda il nome di tutti e il figlio più piccolo continua a scattare fotografie. Sotto la scorza indie (digitale e macchina a mano) è una fiaba apparentemente nera, con una giovincella che cerca di cuocere il suo tacchino nel Lower East Side e si scontra con vari mostri ma alla fine trova la solidarietà familiare e multietnica. Ed è proprio il finale a rovinare il film, che per oltre un’ora si tiene in piedi e comunica un disagio sincero con dialoghi da ottima sitcom e attori in parte.

Ambientato tra Romania e Germania nel 1968. Un padre vedovo e due figli tra di loro molto diversi sono i principali personaggi attraverso i quali si ripercorrono le vicende politiche e sociali durente le Primavera di Praga.

In Lituania, un adolescente, reso orfano dalla guerra e muto dagli orrori di cui è stato testimone, si ritrova chiuso in un orfanotrofio sovietico dove deve fare i conti con le prepotenze dei suoi perfidi compagni. Ma non è un ragazzo come tanti altri: è il giovane Hannibal Lecter. Dopo una rocambolesca fuga oltre la cortina di ferro, raggiunge la periferia di Parigi, in Francia, dove risiede lo zio, suo unico parente ancora in vita. Giunto a Lecter Castle, Hannibal scopre che l'uomo è morto, ma la sua bellissima e misteriosa vedova giapponese, Lady Murasaki Shibuku, lo accoglie in casa.