Dalle Ande all’Himalaya, dal Fitz Roy al Makalu, alla Torre Mustagh, senza dimenticare la parete Ovest dei Drus: Guido Magnone, si è imposto come uno dei giganti dell’alpinismo degli anni Cinquanta. Ex studente di Belle Arti e campione di nuoto, ha fatto parte di quegli spiriti avventurosi che hanno osato tentare di salire da pionieri le montagne più alte della Terra. Anche a novant’anni, l’età che aveva quando è stato girato questo film, Magnone, morto 95enne nel 2012, continuava a emanare la stessa passione per le sfide e la rievocazione delle sue spedizioni gli provocava sempre un grande fremito. Nel film lo vediamo ricordare i venti terribili che spazzano la Patagonia argentina, ma anche ricordare gli sherpa nepalesi e la loro passione mistica per gli Dei delle cime.