In un campo di addestramento dei Marines nel South Carolina diciassette giovani civili vengono trasformati in macchine da guerra e di morte. Partito per il Vietnam, uno dei diciassette lavora per un giornale militare e si trova coinvolto nell'offensiva del Tet.
Belli, ricchi e apparentemente felici, William e Alice Hartford sono ad un veglione a casa di amici; lei balla con un uomo che le fa una corte discreta ma serrata, lui flirta con alcune ragazze. Ancora sotto l'effetto della festa, alcuni giorni dopo Alice e William cominciano un pericoloso gioco della verità. Scioccato dalle rivelazioni di Alice, William esce ed inizia una peregrinazione per la città che lo porterà a scoprire nuovi mondi, persone insolite e soprattutto qualcosa di sé... e di Alice.
1929, in una città americana dell'Est: un potente e corrotto pezzo da 90 si scontra, a causa di una donna, con il suo amico e consigliere, mentre è in corso una lotta acerrima con un boss della malavita italoamericana. Film violento ma raffreddato, con risvolti di grottesco umorismo, dove l'intreccio tra politica, affari e criminalità organizzata è un dato di fatto quasi scontato, organico e non patologico.
Michael O'Sullivan, conosciuto ad amici e nemici come l'Angelo della Morte, se pur coinvolto profondamente nel suo lavoro è anche dedito alla sua vita privata come padre di due giovani. Quando, però, questi due mondi entrano in collisione, tanto che deve assistere alla morte della moglie e del figlio più piccolo, O'Sullivan ed il figlio superstite, Michael jr., abbandonano la loro pacifica vita familiare e si imbarcano in un viaggio di vendetta.
Vietnam oggi. Una prostituta fiera e sicura di sé, ma spaventata dall'affetto sincero di un ciclotaxista. Una giovane raccoglitrice di fiori di loto che presta le sue mani al poeta deturpato dalla lebbra. Un bambino che cerca, nella notte piovosa e triste, la sua valigetta con la mercanzia da vendere ai turisti. Un reduce americano tornato per trovare la figlia e "fare pace con questo paese".
Odissea di 10 personaggi intrappolati in un transatlantico rovesciato da una gigantesca ondata. Dopo Airport, negli anni '70 rilanciò la moda del catastrofico. Il piattoforte sono le suggestive scenografie (capovolte) di W. Creber. Oscar per la canzone “The Morning After”, candidature per fotografia (H. Stine), musica (J. Williams) e Shelley Winters. Seguito da L'inferno sommerso.
Frank Martin, un ex agente delle forze speciali, vive un'esistenza tranquilla sulla costa francese nel Mediterraneo, salvo le occasionali missioni da "Trasportatore" mercenario. In grado di spostare carichi sia umani sia no, durante le sue missioni Frank si attiene scrupolosamente a regole che lui stesso si è imposto...
Nick (arcigno agente di polizia newyorkese intepretato da Michael Douglas) viene coinvolto insieme al giovane collega Charlie (Andy Garcia) in un caso più grande di lui. Dagli States l'azione si sposta in Giappone ad Osaka, per indagare sulla mafia locale nota come Yakuza. Nonostante la frizione tra i metodi nipponici e dei due yankee, la sinergia darà i suoi frutti. Ma Osaka non è New York.
Owen veste i panni di Mr. Smith, tiratore solitario e infallibile, trovatosi per caso sul cammino dello spietato sicario Karl Hertz (Giamatti). Dopo che quest’ultimo uccide la madre di un bambino appena nato, Smith sottrae il piccolo alle grinfie dell’assassino e lo affida alle cure della prostituta sadomaso italiana DQ, alias Donna Quintano (Bellucci). Capisce così molto presto che è proprio il neonato il vero obiettivo di Hertz e della sua organizzazione criminale e si prepara ad affrontare il nemico in uno scontro ad alta densità di pallottole.
Il thriller psicologico di Fritz Lang racconta la storia di una donna che sposa uno sconosciuto con un hobby mortale e attraverso il loro amore tenta di combattere le sue azioni ossessivo-compulsive.
Rifacimento di Bob le Flambeur (1956) di Melville, film di basso costo e di magri incassi, ma ammirato dai futuri registi della Nouvelle Vague. Come possa essere – discutibile fin che si vuole – originale un remake lo dimostra Jordan, che l'ha scritto e diretto. Attenti al titolo inglese: allude al buon ladrone del Golgota (Luca, 26, 40-43). È Bob che vive nei bassifondi di Nizza nel 2000: rapinatore, giocatore d'azzardo, alcolista, eroinomane, ma anche capace di salvare una ragazza dell'Est dal giro della prostituzione e rispettato dal locale commissario di polizia che non vorrebbe vederlo ritornare in prigione. All'azione provvede la preparazione di un colpo al Casinò di Montecarlo che fa da copertura a un altro colpo ancor più rocambolesco, tra contrattempi e tradimenti.
Dopo l'arresto del potente Margolis, Jerry Welbach è costretto da un boss mafioso a recuperare un'antica pistola, chiamata appunto "The Mexican". La fidanzata Samantha vuole però che molli tutto e lo segue a Los Angeles, ma il giovane non ha scelta: o ritrova la pistola o è un uomo morto. La ragazza rimane così coinvolta nella vicenda e dopo aver rischiato la vita viene rapita.
Ann Grant Lord, malata terminale di cancro, giace a letto accudita dalle figlie Nina e Connie. Nei suoi deliri causati dalla malattia, Ann ripercorre le tappe della sua giovinezza, quando era una promettente cantante ventiquattrenne. Con la mente ritorna negli anni '50, quando si era recata alla residenza dei Wittenborn, per il matrimonio della migliore amica Lila. Nell'attesa del matrimonio, Ann passa le sue giornate con il fratello di Lila, l'indeciso Buddy, ma quel week-end segna anche il suo incontro con il promettente medico Harris, che con il suo fascino ha fatto innamorare più di una persona.
Un ex-detenuto si lascia convincere a fare un ultimo colpo. Quando un investigatore gli offre la libertà in cambio del suo aiuto per incastrare un gangster, egli si trova, suo malgrado, coinvolto nella lotta tra federali e delinquenti.