Questa è l’indimenticabile storia di DJay: un protettore che, vivendo grazie allo sfruttamento di Nola e al sostegno della sua compagna incinta Shug, arriva a chiedersi se davvero sia questo tutto ciò che può fare della propria vita. Solo quando scambia della merce di contrabbando con una tastiera e si imbatte nel suo vecchio compagno di scuola Key, vede finalmente una via d’uscita, componendo alcuni pezzi e assecondando il suo sogno di diventare un rapper affermato. Quando viene a sapere che Skinny Black, un rapper locale diventato un pezzo grosso, è in città per i festeggiamenti del 4 luglio, DJay decide che è arrivato il momento di dare una svolta alla propria esistenza, facendo finalmente sentire la propria voce.
In un'anonima città svedese s'intrecciano storie di vite umane alle prese con solitudini e inquietudini, ferocemente ingabbiate in scarse soddisfazioni e mancanze di prospettive future. E allora, in un'atmosfera costantemente rarefatta dalla nebbia densa e dal grigiore metropolitano, si muovono figure diafane, che naufragano all'interno della loro anima incerti su dove andare, cosa fare e perché: c'è la giovane maestra che litiga per motivi futili con il marito, c'è la ragazzina follemente innamorata di un giovane musicista, c'è una donna che sfoga sul compagno e nel bere le sue frustrazioni. Ognuno di loro cerca però di rimanere a galla, di reagire con la musica e con l'autoironia, facendosi quasi caricatura di se stesso e delle sue problematiche esistenziali.
l 9 marzo 1997 Christopher George Latore Wallace, meglio conosciuto come The Notorious B.I.G., sta rientrando in macchina al suo hotel dopo essere stato al Soul Train Award di Los Angeles quando un uomo a bordo di un’auto apre il fuoco uccidendolo all’istante. Il secondo album del celebre rapper della East Coast, “Life After Death”, esce quindici giorni più tardi e debutta al primo posto delle classifiche. Notorious è la cronaca (romanzata) della vita di Wallace. Partendo dalla notte dell’omicidio, il regista George Tillman, Jr. ne ripercorre in maniera cronologica tutte le tappe, da quando ragazzino veniva deriso dai compagni di scuola per la sua stazza e perché scriveva rime, al primo contratto discografico con la Bad Boy Records di Sean “Puffy” Combs, dagli anni in cui, giovanissimo, si guadagnava da vivere spacciando droga per le strade di Brooklyn alle tormentate storie d’amore con baby mama Jan, Kimberly “Lil’ Kim” Jones e Faith Evans.
Due bande di ballerini _ i Beat Street Breakers e i Rokers _ si contendono il primato territoriale. In mezzo c'è un terzetto: due fratelli di colore e il bianco Ramon, artista dei graffiti. Break-dance, musica rap, graffiti murali, ovvero la cultura portoricana che s'innesta e cresce nel contesto urbano del South Bronx a New York. Il film, coprodotto da Harry Belafonte, conta per questo aspetto semidocumentaristico più che per la storia.
La giovane Kelly fa la cameriera, ma sogna di diventare una star del ballo. Con tenacia e un po' di fortuna il sogno si realizza.
La sigla è quella del gruppo rap fondato da tre ragazzi in cerca di successo. Viene da "Cell Block 4", il braccio carcerario in cui è finito un criminale arrestato per colpa di uno di loro. Il trio inizia a scalare le classifiche ma, ovviamente, i guai arrivano sul più bello, proprio quando le fan e i giornalisti se li contendono.
Johnny, un musicista motociclista a ruota libera, arriva in una piccola città con la sua band e incontra Kathy, una studentessa d'onore che attira la sua attenzione. Nel frattempo, il padre di Kathy, dopo essere stato nel programma di protezione dei testimoni, viene finalmente trovato dai due poliziotti corrotti da cui è scappato anni fa, i quali affermano di dover loro molti soldi.