Phil, giornalista televisivo, si reca a Punxsutawney in Pennsylvania, per il "Groundhog Day", il giorno della marmotta. Realizzato il servizio, vorrebbe partire subito, ma una tempesta di neve lo blocca. Prende alloggio in una locanda e, la mattina, svegliandosi rivive tutti i fatti del giorno prima. Così anche le mattine successive. Dapprima incredulo, quindi allarmato, poi atterrito, Phil volge però a suo favore la situazione.
Le vite dei lavoratori della Initech Peter, Michael, Samir, e Milton. Due persone, chiamati "i Bob" perché hanno entrambi lo stesso nome, vengono portati alla Initech per aiutare nel "downsizing" e nella ottimizzazione della produttività. Ai lavoratori vengono quindi poste domande per vedere quali impiegati debbano essere eliminati...
Harry e Lloyd sono due "senza-cervello" che cercano di restituire una valigia che hanno trovato alla sua bellissima proprietaria. Dopo innumerevoli peripezie crederanno di essere arrivati a destinazione, ma cosa succederà allora?
Finite le superiori un gruppo di amici un po' imbranati, che hanno tutti problemi a trovare una ragazza, decidono di fare una sfida per la festa di fine perdere la verginità prima di iscriversi al college. Non sarà facile.
Mr. Bean è un impiegato scansafatiche della National Gallery di Londra: è talmente inetto ed irresponsabile che il vicepresidente del museo lo vorrebbe licenziare, ma il presidente in persona lo difende pubblicamente ed anzi gli affida un incarico prestigioso ed impegnativo, che solo un grande critico d'arte potrebbe adempiere. Bean si reca quindi a Los Angeles dove è ospite di David Langley, responsabile artistico di un museo che ha appena acquistato per cinquanta milioni di dollari il celebre ritratto di James Abbott McNeill Whistler intitolato La madre: esso è il più importante dipinto statunitense e per l'occasione le autorità statunitensi hanno convocato il "dottor Bean" per tenere un importante discorso alla presentazione del quadro.
Complicata vicenda di rivalità tra commercianti di automobili usate, con risvolti sulla corruzione del mondo politico e di quello della pubblicità televisiva. 2° film del regista, che sfrutta abilmente Russell, divo emergente. Il ritmo è un po' zoppicante, ma molte frecciatine satiriche centrano il bersaglio. Titolo italiano stolto, ma il film è uscito in Italia con diversi anni di ritardo.
Dennis Barlow, appena arrivato a Hollywood dall'Inghilterra, si trova a dover organizzare la sepoltura dello zio, nell'organizzatissima e fastosissima agenzia funebre "Sentieri Melodiosi". La sua attenzione è attratta dalla truccatrice Aimee Thanatogenos, ma ha tre problemi: le dure regole del proprietario, il Reverendo Glenworthy, la rivalità con l'imbalsamatore Mr. Joyboy e la vergogna di dover lavorare, a sua volta, in una ditta di pompe funebri per animali.
Elmo ha inventato una droga potentissima usando esclusivamente sostenze legali. Contattato da The Lizard, un famigerato signore della droga, decide di non vendergli la formula. The Lizard gli mette alle costole l'affascinante Dakota ingaggiata per ucciderlo e recuperare la formula segreta. Ma Dakota è anche la ex amante di Felix, il socio di Elmo. E l'affare si complica.
Van, che ha già trascorso sette anni al college, ne è diventato una specie di istituzione, al punto che la coscienziosa Gwen, studentessa di giornalismo, si interessa a lui per scriverne un articolo. In realtà Van è un furbo godereccio, che vive da anni all'ombra dei soldi del ricchissimo padre. Questi, quando si rende conto della verità riguardo al rampollo, gli taglia i viveri, convinto che questo lo obbligherà a studiare; Van non si perde d'animo, ed insieme ai suoi amici (e con la complicità, suo malgrado, di Gwen) organizzerà feste sempre più trasgressive per racimolare i soldi necessari al proprio mantenimento. Stupisce sempre la pervicacia della cinematografia statunitense, nel tentativo di far resuscitare un "genere" che ormai si considerava morto e sepolto.
Una giovane e ambiziosa conduttrice televisiva viene sedotta da un maturo scrittore sposato. Egocentrico e sensibile alle belle donne, l'uomo ne fa un'amante esperta e focosa e la introduce ai giochini viziosi del jet set parigino. Ma la passione, si sa, è volubile. Specie se la differenza d'età è abissale, lui è accecato dal narcisismo e dall'egoismo e lei è infantile e in preda agli slanci totalizzanti del primo grande amore. Quando viene abbandonata dall'anziano amante, la ragazza si consola tra le braccia di un giovane miliardario psicologicamente instabile da tempo innamorato di lei e arriva addirittura a sposarlo. E a questo punto il solito stucchevole triangolo altoborghese sfocia in tragedia…
3 ragazzi ninja (3 Ninjas) è un film del 1992 diretto da Jon Turteltaub. è il primo dei quattro film della serie dei 3 Ninjas, avente come protagonisti tre giovani fratelli dediti allo studio delle arti marziali. Samuel Jr., Jeffrey e Michael sono i tre figli dell'agente FBI Sam Douglas. Trascorrono tutte le estati nel ranch del nonno materno giapponese Mori e qui imparano le arti marziali. Proprio durante l'addestramento il nonno assegna loro i nomi Ninja. Samuel prenderà il nome di Rocky per via del suo carattere deciso e sicuro, Jeffrey si chiamerà Colt a causa della sua velocità e Michael si chiamerà Tum Tum per via del fatto che mangia di tutto e la sua pancia risuona come un tamburo.
Russ è una celebrità in città; è presidente del Rotary, firma autografi e ha un hamburger che porta il suo nome. Di mestiere legge le previsioni del tempo, ma con una verve da deejay. Eppure, è riuscito a indebitarsi con mezzo mondo. Mal consigliato dal luciferino Gig, Russ tenta la via dell'illegalità con una finta rapina ai propri danni per truffare l'assicurazione, ma peggiora la situazione. Non rimane che truccare l'estrazione televisiva del lotto, con la complicità della "donna della fortuna", che è anche la sua amante.