È il 1950 e il Brasile intero ha la radio all'orecchio o gli occhi puntati al piccolo schermo: è una questione di orgoglio nazionale. La sconfitta in casa, per mano dell'Uruguay, nell'ultima partita dei Mondiali di Rio, getta il paese in uno stato di prostrazione collettivo e devastante. Attraverso la messa in discussione della pratica della ginga, espressione di un calcio felice e spettacolare, i brasiliani mettono in discussione la loro stessa identità e la loro visione del mondo. Ma non il piccolo Dico, 9 anni, folletto del calcio giocato senza scarpe tra i vicoli di Bauru. Colpito dalla tristezza sul volto del padre, Dico gli promette che un giorno porterà il Brasile alla vittoria, e dodici anni dopo, in Svezia, onorerà quel primo voto e si farà conoscere dal mondo intero col nome di Pelé.
Parigi, 1957. Yves Saint Laurent ha 21 anni e viene chiamato a prendere il posto del defunto Christian Dior nella cui maison ha già avuto modo di dar prova delle proprie qualità. Lo attende la prima collezione totalmente affidata alla sua creatività. Il successo ottenuto lo proietta ai più alti livelli della moda parigina imponendogli al contempo una continua pressione. Il ricovero per una sindrome maniaco-depressiva, in occasione della sua chiamata alle armi per la guerra in Algeria, fa sì che venga licenziato. Grazie al sostegno di Pierre Bergé, che ne diverrà il compagno e il factotum, lo stilista apre una propria casa di haute couture e YSL diverrà un marchio simbolo di eleganza e innovazione.
Quando l'avvenente pupa di un boss del narcotraffico avvicina il reporter Gary Webb, l'ultima cosa a cui questi pensa è di essere vicino a uno scoop sensazionale. E invece, risalendo la catena alimentari degli spacciatori nicaraguensi arriva a scoprire un verità che scotta: la CIA consentiva o agevolava lo spaccio negli Stati Uniti per finanziare i Contra in chiave anti-sandinista. Quando Webb pubblica il suo dossier il bubbone scoppia: prima piovono consensi ed elogi, ma ben presto la CIA passa al contrattacco e la vita privata e professionale di Webb diventa insostenibile.
Dewey Cox, leggenda del rock'n'roll americano. Nel racconto della sua carriera c'è la storia di un'ascesa, una caduta e una nuova ascesa di un personaggio amato e discusso, le cui canzoni hanno cambiato il volto di un'intera nazione. Nel corso della sua spirale distruttiva nel mondo del rock'n'roll, Cox va a letto con 411 donne, si sposa 3 volte, ha 22 figli (più 14 illegittimi), è il protagonista del suo show personale negli anni settanta, ha amici che spaziano da Elvis ai Beatles, ed è dipendente da qualsiasi droga conosciuta. Nonostante tutto Cox diventa un'icona nazionale, e alla fine conquisterà l'amore di una brava donna, la cantante di supporto Darlene...
È il 1790 e il comandante della marina britannica Redway è spinto dall'avidità di denaro e non si fermerà davanti a nulla per ottenerlo. Il suo secondo in comando, David Robinson, mette in dubbio la sua fedeltà quando Redway uccide suo padre e fa prigioniero suo fratello. Per salvare il fratello e vendicare la morte del padre, David deve unire le forze con una banda di pirati, guidata dal capitano Bernard, per dare la caccia a Redway e ucciderlo.
Quoyle (Spacey) cresce complessato e triste, vittima di tutti, soprattutto della donna più orrenda che esista (Blanchett), che lo sposa, gli porta gli uomini in casa, fugge e ritorna, per andarsene definitivamente, dopo aver venduto la loro bambina a un'organizzazione di adozioni. Fortuna che la donna muore in un incidente e la bimba torna col papà. Con l'aiuto di una zia (Dench) la famigliola si trasferisce in un paese sul freddo mare di Terranova, dove trova gente dura e triste, dedita al mare e alle tragedie. Inaspettatamente Quoyle, la cui famiglia ha trascorsi pirateschi e misteriosi, trova lavoro in un giornaletto locale e lì esprime un talento che nessuno, a cominciare da lui, sospettava. Incontra anche una vedova (Moore) con la quale si rifarà una vita.