In un campo coltivato nel sud della Francia, all'alba di un giorno invernale, un contadino trova il cadavere di una ragazza. La polizia non riesce a identificare la giovane vagabonda e ritiene che questa sia morta per il freddo e gli stenti. Il film della Varda, premiato con il Leone d'oro a Venezia nel 1985, è costruito con una serie di flash-back. Parlano le persone che avevano conosciuto la ragazza prima della sua morte inspiegabile. Dalle testimonianze vien fuori il ritratto doloroso e commovente di una giovane ribelle che aveva scelto di vivere senza tetto né legge.
Felicitas conquista un tenente, Leo von Harden. Poi lo spinge in un pericoloso duello col marito. Dopo aver ucciso quest'ultimo, Leo fugge, ma è confortato dal pensiero che ora avrà Felicitas. Lei però gli volta le spalle e sceglie un altro. Ha fatto però male i calcoli perché il nuovo marito è un amico di vecchia data di Leo.
Il film è composto da tre diversi aspetti che si intrecciano: la gioventù di Allen Ginsberg e la sua evoluzione come scrittore e poeta, quando, nel 1955, lesse per la prima di fronte al pubblico del Six Gallery di San Francisco il suo poema Urlo (Howl), che divenne un manifesto per l'intera cultura beat. Una seconda parte re-immagina attraverso l'animazione il poema Howl. Il terzo aspetto analizzato è il processo per oscenità, aperto dopo la pubblicazione di Howl, contro Ginsberg e il co-fondatore del City Lights Bookstore Lawrence Ferlinghetti. Il processo fu aperto nel 1957, a causa dei riferimenti all'uso di droghe e all'omosessualità, quest'ultima ancora un tabù negli anni cinquanta del XX secolo.
Sicilia, 1943. Un soldato in licenza-premio torna a casa dalla famiglia: con l'arrivo dei soldati americani, tutto il paese è in gran fermento.
Leonardo e Tommaso sono due fratelli che vivono un rapporto conflittuale, di dominazione e sottomissione. I capelli rossi del minore sono il segno di una 'diversità' da cancellare. In un appartamento di una Roma estiva e afosa, i due ragazzi arrivano a una resa dei conti.