Un'avvincente lezione di storia – ma con riflessioni che toccano anche la contraddittoria natura dell'homo sapiens/demens – è questo documentario, tratto da 30 ore di interviste a Cambridge (Massachusetts), che è pure un vivido ritratto di Robert McNamara, studioso di logica, etica, statistica, docente all'università di Harvard, presidente della Ford, segretario della Difesa dal 1961 al 1968 prima con Kennedy e poi con Johnson, figura-chiave della politica statunitense nel Novecento.

Un ritratto della quotidianità nella Striscia di Gaza, dove una popolazione di circa due milioni di persone conduce la propria routine, nonostante i segni visibili lasciati dal perenne conflitto. È difficile immaginare uno spaccato di normalità a Gaza, spesso definita una prigione a cielo aperto, e che torna alla ribalta delle cronache solo quando sale la tensione tra Israele e Hamas. I registi del film hanno scelto di mostrare una Gaza, come raramente si vede: non attraverso le lenti dell’analisi politica, o mettendo in risalto la situazione di conflitto. Hanno scelto, invece, di immergersi nella quotidianità, nella semplicità della vita dei gazawi, cogliendone le sfumature culturali e la ricchezza sociale che ne deriva.

Africa. Turisti tedeschi e austriaci in vacanza per cacciare nelle distese selvagge, dove antilopi, impala, zebre, gnu e altre creature pascolano a migliaia. Guidano nel bush, si appostano, braccano le loro prede, sparano, singhiozzano per l’eccitazione e si mettono in posa davanti agli animali che hanno catturato. Un film sulle vacanze che parla della pratica di uccidere, un film sulla natura umana.

“Iwájú: A Day Ahead”, girato in tre continenti, racconta la storia dei fondatori di una casa editrice di fumetti panafricana, la Kugali, che corona il proprio sogno creando una serie animata originale in collaborazione con Walt Disney Animation Studios.