Un bullo prepotente che ruba giocattoli vuole rovinare la ricreazione a un gruppo di bambini in un parco giochi, ma una cosa glielo impedisce: una scatola di oggetti smarriti. In quella scatola di oggetti smarriti, vive una creatura di nome Lou, composta proprio da giocattoli, vestiti e altri oggetti che i bambini dimenticano quando se ne vanno e che lui recupera.

Spumeggiante mediometraggio dell'uomo con la bombetta, che qui -siamo al 1918- aveva già conosciuto il successo e continuava a tirar fuori dalla manica assi in serie. Questo “Vita da cani” è un giorno per caso nella vita di un vagabondo, con avventure e sventure messe in scena con la solita verve e umorismo. Da menzionare, fra le tante, la scena all'ufficio di collocamento, con tempismi degni dei migliori ballet, o quella in cui mangia di nascosto sul bancone del venditore ambulante in strada. Quest'ultima diventerà un classico della comicità slapstick, ripresa innumerevoli volte in futuro, da Villaggio ad esempio in una scena di “Fantozzi contro tutti”.