Un gigantesco monolite, individuato sulla superficie lunare, trasmette dei messaggi radio in direzione del pianeta Giove. Per seguire il fascio di onde elettromagnetiche viene organizzata una spedizione che ben presto però si trova in balia del computer che governa l'astronave. La lotta avrà un solo vincitore.

Phil, giornalista televisivo, si reca a Punxsutawney in Pennsylvania, per il "Groundhog Day", il giorno della marmotta. Realizzato il servizio, vorrebbe partire subito, ma una tempesta di neve lo blocca. Prende alloggio in una locanda e, la mattina, svegliandosi rivive tutti i fatti del giorno prima. Così anche le mattine successive. Dapprima incredulo, quindi allarmato, poi atterrito, Phil volge però a suo favore la situazione.

Carl Denham è un avventuroso produttore di documentari. Insieme a una giovane disoccupata di New York, Ann, parte alla volta di un'isola tropicale, Skull Island, abitata da un gigantesco e leggendario gorilla, King Kong. Il gorilla s'innamora della bella Ann e, preso in trappola, viene catturato da Denham. Portato a New York in catene, viene esibito. Ma King Kong riesce a liberarsi e a fuggire in cerca della sua amata Ann. Lo uccideranno sulla vetta dell'Empire State Building, dove si è rifugiato con la giovane donna, mitragliato da aerei da guerra.

Nei primi anni '30 una barista che mantiene il marito disoccupato si consola andando al cinema finché un giorno il suo attore preferito esce dallo schermo. 13° film di Allen, il 2° (dopo Interiors) senza Allen attore. Fondato sul principio dell'attraversamento dalla realtà alla finzione e viceversa (ripreso da Keaton di Sherlock jr., 1924), è un film perfetto perché ha una trasparenza e una leggerezza che esimono da ogni sforzo d'interpretazione tanto incantevole è l'armonia tra la forma, il fondo e le sue componenti (intelligenza, tenerezza, malinconia, umorismo, comicità, ironia).

New York, 1933. Durante la Grande Depressione la fame di fama conduce una troupe cinematografica su un'isola misteriosa per girare un film spettacolare e avventuroso. A bordo della Venture salpano Carl Denham, regista ambizioso, Ann Darrow, un'attrice esordiente e Jack Driscoll, un drammaturgo intellettuale prestato al cinema. Durante una tempesta la nave si incaglia sugli scogli dell'Isola del Teschio, una terra fuori da ogni mappa e governata da un colossale scimmione, Kong, a cui viene offerta in sacrificio la bella Ann. Gli uomini della Venture, nel tentativo di salvare la fanciulla, cattureranno Kong e lo "trasferiranno" a Manhattan per esibirlo come fenomeno da fiera. Ma Re Kong spezzerà le catene e scalerà l'Empire State Building ghermendo di nuovo la bella dai capelli d'oro.

La NASA entra in stato di allerta quando un'improvvisa pioggia di meteoriti distrugge uno Shuttle in orbita attorno alla Terra, insieme al satellite che gli astronauti stavano riparando, e in seguito cade su un'area che va dalla Finlandia alla costa orientale degli Stati Uniti, distruggendo in particolare New York. Ben presto gli scienziati scoprono che un enorme asteroide si dirige verso la Terra e la colpirà entro 18 giorni con conseguenze catastrofiche. L'unica soluzione è trivellare l'asteroide e poi farlo saltare con una bomba nucleare collocata al suo interno. Per l'incarico vengono reclutati e addestrati l'esperto di trivellazione petrolifera Harry Stamper (Bruce Willis) e i suoi uomini, tra cui il giovane A.J. (Ben Affleck). Quest'ultimo non ha buoni rapporti con Harry perché innamorato di sua figlia Grace (Liv Tyler).

Buddy è un bambino curioso che vive in un orfanotrofio. La notte di Natale si infila nel sacco di Babbo Natale, che però se ne accorge solo una volta tornato al Polo Nord. Qui il barbuto Santa Claus diviene una specie di padre adottivo del bambino, che cresce assieme agli altri elfi. O meglio, lui cresce, mentre gli altri restano... elfi. Divenuto chiaro che Buddy non può vivere nel mondo degli elfi, viene rimandato dove è nato, alla ricerca dei suoi veri genitori. Ben presto però si accorgerà che la grande città non è fatta solo di pattinaggio sul ghiaccio e zucchero filato.

Per la prima volta quattro amiche inseparabili stanno per trascorrere una lunga estate separate. Lena va in Grecia a trovare i suoi parenti, Bridget ad allenarsi in un campus in Messico, Carmen trascorre le vacanze col padre in Carolina del Sud, mentre Tibby resta a casa a realizzare il suo primo film. A tenerle unite sono un paio di jeans "magici" che si passeranno come testimone delle loro avventure. Tratto dal romanzo "Quattro amiche e un paio di jeans" di Ann Brashares, di cui sono già stati pubblicati due seguiti.

April Burns invita la sua famiglia per la Festa del Ringraziamento a casa sua a New York. Durante il viaggio, i genitori discutono, l'altra figlia ricorda i fallimenti della sorella, la nonna a malapena ricorda il nome di tutti e il figlio più piccolo continua a scattare fotografie. Sotto la scorza indie (digitale e macchina a mano) è una fiaba apparentemente nera, con una giovincella che cerca di cuocere il suo tacchino nel Lower East Side e si scontra con vari mostri ma alla fine trova la solidarietà familiare e multietnica. Ed è proprio il finale a rovinare il film, che per oltre un’ora si tiene in piedi e comunica un disagio sincero con dialoghi da ottima sitcom e attori in parte.

Mentre i genitori sono sempre in crisi di coppia, Vic continua ad avere le sue esperienze sentimentali, frutto di esuberanza e imprudenza. Intanto la vispa bisnonna si sposa con un coetaneo.

Claudia torna a casa per la festa del ringraziamento. La sua famiglia è proprio un disastro. I genitori sono insopportabili, il fratello mezzo matto, la zia del tutto. Gestirsi lì in mezzo è proprio difficile. Sopra le righe la Hunter. Jodie continua ad essere più brava come attrice che come regista.

Mary Ross eredita una casa a Plymouth, la località che accolse i pionieri americani. Scoprirà presto di essere entrata in possesso di un edificio storico.

Jack è un musicista che trascura la famiglia. Un giorno muore in un incidente stradale e il figlio ne soffre molto. Quando arriva Natale il bambino costruisce un pupazzo di neve a cui mette il cappello e la sciarpa del padre che, miracolosamente, lo anima ridandogli speranza nel futuro.

Sotto Natale un importante uomo d'affari, subissato dal lavoro e dai clienti, non trova il tempo di occuparsi della famiglia e di mantenere una promessa fatta al figlioletto: regalargli Turbo Man, giocattolo esaurito da tempo in tutti i negozi. Lo ostacolano un infido vicino di casa, bambini terribili, un poliziotto pedante. Per riacquistare la fiducia e il rispetto dei suoi cari deve trasformarsi in effetto speciale.