Melody Brooks è una dodicenne affetta da paralisi cerebrale. È arguta e intelligente ma, essendo muta e costretta su una sedia a rotelle, non ha le stesse opportunità dei suoi coetanei. Quando una giovane insegnante ne nota il potenziale spingendola a frequentare la scuola tradizionale, Melody dimostra che la sostanza conta più della forma.
Nora è al suo primo giorno di scuola e fa fatica a lasciare il padre. In una classe superiore c'è già il fratello Abel il quale però vuole che lei gli stia lontano. Il motivo c'è. Abel subisce le vessazioni da parte di un gruppetto di bulli e non vuole che la sorella si intrometta e neppure ne parli con il genitore.
Tilly è tornata. Da Dungatar, paesino desertico di qualche centinaio di anime in cui è nata e cresciuta, era stata cacciata decenni prima, per un incidente che l'ha traumatizzata al punto da averlo rimosso e ora ci torna come affermata stilista. Siamo nel 1951 e Tilly porta con sè una ventata di modernità, di abiti su misura alla moda che mettono in risalto le forme di donne che parevano aver dimenticato tutto, chiuse nel bigottismo locale. Non si tratta però di un ritorno pacifico. Fare vestiti per gli abitanti di Dungatar è solo un modo per iniziare a scoprire cosa ci sia nel suo passato, cosa abbia fatto impazzire sua madre, perché ancora venga insultata e in ultima analisi, vendicarsi.
Milan, uno slovacco che lavora in Germania come muratore, torna a casa per festeggiare il Natale con la moglie e i tre figli, uno dei quali sembra coinvolto in attività sospette legate a un'organizzazione estremista.