Il film non ha né trama né dialogo. Si tratta di un collage di vari filmati, spesso accelerati o rallentati, che vogliono principalmente raffigurare lo sviluppo della civiltà attuale così come la conosciamo noi. Il film guida lo spettatore attraverso un viaggio che inizia con la natura per passare successivamente all'intervento dell'uomo e diventa sempre più frenetico, il tutto sottolineato da una colonna sonora minimalista.
Nel 1968 a Roma un'insegnante di educazione fisica con la passione del calcio organizza una squadra femminile che vincerà il campionato l'anno successivo. Queste donne raccontano con orgoglio e nostalgia la loro grande impresa in un periodo in cui i pantaloncini corti e le gambe scoperte facevano ancora scandalo. «L'idea di 11 ragazze che alla fine degli anni '60 si riuniscono per giocare a calcio è la cosa che più mi ha incuriosito. Grazie all'aiuto di Anna Nati, sono riuscita a riunire la squadra che vinse lo scudetto. Dal coraggio e dall'originalità di questo gruppo è nata l'idea di raccontare la loro "avventura"». (L. Conte)