Ambientato nella Londra degli anni ’30, Ballet Shoes racconta l’esilarante storia delle orfanelle Pauline, Petrova e Posy Fossil, adottate da un eccentrico esploratore, Gum, e cresciute come sorelle dalla nipote di lui, l’altruista Sylvia. Questa storia senza tempo ruota attorno alle sofferenze di ciascuna delle ragazze nel tentativo di raggiungere i propri sogni contro tutte le avversità: Pauline desidera essere un’attrice, Petrova vuole pilotare aeroplani, e Posy si sente nata per fare la ballerina. Ma quando Gum sparisce, e i soldi finiscono – le ragazze si trovano nel bel mezzo della battaglia della vita. I loro sforzi nel bilanciare la loro ambizione personale col bisogno di sopravvivere fisicamente, emotivamente e economicamente, alternerà senza sosta commozione e divertimento.

Vita ribalda e vagabonda di Michelangelo Merisi (1571?-1610) detto il Caravaggio. Risse, ferimenti, omicidi, torbidi rapporti con i potenti della Chiesa e i bassifondi. Amori ambigui, morte romanzesca. Girato interamente in teatro di posa, il film attrae e respinge, affascina e irrita, talvolta sorprende. È tutto tranne che una biografia tradizionale di cui conserva tutt'al più lo schema narrativo a flashback.

Una studentessa di antropologia che esplora la natura della prostituzione viene trascinata più a fondo in quella professione di quanto si aspettasse.

Federica è molto ricca. Questo privilegio non la fa sentire libera e le impedisce di vivere un'esistenza normale e di assumersi le sue responsabilità. In particolare la ragazza deve vedersela con un fidanzato che vorrebbe mettere su famiglia, un ex amante che ricompare all'improvviso, una famiglia con cui litiga di continuo e che viene destabilizzata dall'annuncio della morte del padre. Federica trova così conforto nell'immaginazione e si abbandona ai suoi sogni a occhi aperti.