A differenza degli altri film del regista, tutti ambientati nel contemporaneo, A Brighter Summer Day si svolge nei drammatici anni '60 dell'isola di Taiwan, segnati dalla politica del governo locale e dai difficili rapporti tra nativi e gli immigrati dalla Cina Popolare insieme al governo del Kuomintang e del suo leader Chiang Kai-shek, dopo la vittoria di Mao Tse-tung. Nelle sue quattro ore, A Brighter Summer Day mostra un episodio di cronaca che ebbe per protagonista un ragazzo, colpevole di aver ucciso una coetanea.

Nj Jian e sua moglie Min-Min formano, con i loro due bambini, una famiglia di classe media di Taipei, dove vivono insieme alla madre di Min-Min. NJ, a causa di contrasti con la direzione della sua azienda di informatica, sta ipotizzando di associarsi con Ota, un innovatore nel campo della progettazione di giochi. Il giorno delle nozze della sorella di Min-Min, però una serie di imprevisti vanno a sconvolgere la vita della famiglia di NJ.

Il signor Chu, vedovo e chef di indubbia fama, vive in una grande casa a Taipei con le sue tre figlie non ancora sposate: Jia-Jen, un'insegnante di chimica convertita al Cristianesimo; Jia-Chien, una dirigente per una compagnia aerea; e Jia-Ning, una studentessa che lavora anche in un fast food. La vita nella casa ruota intorno all'abitudine di un cena raffinata ogni domenica e le vite sentimentali dei membri della famiglia.

Un soldato parte dopo aver salutato il figlio nella culla, nato il giorno prima. Il colonnello fa pregare i suoi cinque bambini a tavola. Prima della grande partenza saluta la moglie che dorme ed esce con passo spedito. Lei si sveglia, corre fuori in camicia da notte ma lui è già lontano.

Taipei: la giovane Vicky lavora in un locale notturno ed è divisa fra due uomini innamorati di lei, Hao-Hao e Jack. L'attenzione soffocante del primo la spinge a scappare e a rifugiarsi dal più maturo Jack, che si trova in grosse difficoltà economiche e di punto in bianco parte per il Giappone...

Il sessantenne muratore Sully è sempre stato uno "spirito libero". Ha divorziato quando il suo unico figlio aveva un anno, ha continuato a vivere nella sua cittadina, è in lite col suo datore di lavoro, ma perde la causa. Il ritorno del figlio, in crisi matrimoniale, avvicina Sully a lui e ai nipotini, gli ridà quel senso della famiglia che non aveva mai avuto prima. Un film di attori (tutti eccellenti), che il regista ("Kramer contro Kramer") guida con mano sapiente. Un film di succose, sapide atmosfere colte con magistrale sensibilità. Un film come se ne facevano una volta: ottimamente, golosamente "anacronistico".

Okwe è un immigrato clandestino dall'Africa a Londra. Lavora di giorno come taxista e di notte come portiere in un hotel. Quando scopre in una camera un cuore umano per lui le cose cambiano. Si trova così ad indagare e a scoprire un traffico di organi umani. Stephen Frears sembra fare film a corrente alternata: uno interessante e uno molto meno a turno. Questa volta la corrente alternata scorre all'interno di un'unica opera. Infatti alla prima parte che mescola noir e film di denuncia fa seguito una seconda melò e potenzialmente strappalacrime che ha scarse relazioni con la prima.

Mariusz è un giovane ambizioso cresciuto in fretta, che ora ha voglia di riscatto e indipendenza. Così, dopo aver lavorato alla costruzione di un nuovo condominio in città, decide di prendere in affitto un appartamento proprio lì. Lascia la vecchia casa popolare dove finora ha vissuto con la madre depressa, e con cui non è mai andato d’accordo, e cerca di tagliare i ponti con il passato. Un passato fatto anche di espedienti e attività illegali. Nel nuovo palazzo conosce Agata, giovane madre single (figlia di un architetto) e pensa di potersi innamorare; e magari, chissà, di avere una famiglia tutta sua. Ma la vita, che con lui non è mai stata generosa, rischia di azzerare presto le sue illusioni. E Mariusz, dopotutto, si rende conto che forse non è ancora pronto per saltare oltre quel muro.