Cosa vedevano gli occhi di Dante mentre scriveva la Divina Commedia? Vedevano Giotto e i mosaici bizantini, i ricordi struggenti e drammatici di una vita, l’incanto dei borghi e dei paesaggi italiani, le forze della Natura… Tutto questo Dante rivela nella sua opera più famosa permettendoci di rivivere, con i suoi occhi e le sue parole, i momenti salienti della sua vita. A 700 anni dalla morte un ritratto inedito di Dante Alighieri attraverso la scoperta del suo universo visivo.
Un misterioso cavaliere, con pelle, capelli e abiti verdi, si presenta alla corte di Re Artù e propone una sfida: permetterà a chiunque di infliggergli un colpo d’ascia senza che lui si difenda, a patto che egli stesso possa restituire il medesimo colpo un anno e un giorno dopo. Sir Gawain accetta, e decapita il Cavaliere Verde con un singolo fendente. Quest’ultimo però si rialza, raccoglie la sua testa e, dopo essere balzato a cavallo, ricorda a Gawain che gli deve soddisfazione alla data concordata. Nell’anno successivo, Gawain è costretto a trovare un modo per tener fede ai patti senza perdere la testa.
Macbeth, valoroso condottiero, cede alla propria sete di potere per seguire la profezia che lo ha indicato come il futuro re di Scozia, fomentato dalla moglie la cui ambizione è assai più intensa e frustrata della propria. L'ascesa al trono di Macbeth prevede l'eliminazione fisica del reggente in carica, e sarà seguita da una serie di delitti sempre più efferati, poichè l'uomo, divorato da dubbi e paure, vede ostacoli in chiunque. E Lady Macbeth si renderà conto di aver creato un mostro che non può più controllare.
Alto Medioevo. Due cavalieri cristiani, il veterano Willibrord e un misterioso ragazzo senza nome, arrivano in terra pagana, uno per portare il cristianesimo, l'altro per dare un nuovo senso alla sua vita. L'incontro con le popolazioni locali, barbare e pagane, porterà inevitabilmente ad uno scontro violento tra i sostenitori dei vecchi dei e i nuovi arrivati. Stabilitisi nella comunità locale, la loro fede, il loro sistema di credenze e il loro legame vengono messi alla prova: I due uomini dovranno scegliere con chi schierarsi e scegliere così il loro stesso destino.
Pellicola in costume. È l'anno 568, e Kovo, capo del villaggio barbaro di Ruter, violenta ed uccide la moglie di Toryok, capo del villaggio di Nyssia. Dopo l'efferato delitto Kovo fugge al seguito della spedizione longobarda in Italia di Alboino. Due anni dopo, in primavera, mentre il fratello di Toryok festeggia le sue nozze e lo stesso Toryok non riesce a superare il lutto per la sposa amata e la rabbia e la sete di vendetta, Kovo fa ritorno dall'Italia, portando con sé la sua nuova sposa, di origine veronese di nome Lianora, e con un seguito di alleati longobardi. Pronto per la vendetta, dopo ripetute richieste di avere giustizia, assedia il villaggio di Ruta e lo distrugge...
Nel 1307 d.C. l'ordine templare fu soppresso. Solo un guerriero riuscì a scappare... e a giurare vendetta.